Bruxelles – Nazionalpopulista, filorusso e filocinese, sono questi gli aggettivi con cui viene comunemente descritto Milos Zevan, il presidente della Repubblica Ceca riconfermato alle urne lo scorso 26 gennaio con il 54% dei voti.
ll voto a Zeman dovrebbe stabilizzare la situazione del premier Andrej Babis, a capo del movimento populista dei “Cittadini scontenti”, che nonostante abbia vinto le elezioni non riesce ad ottenere la fiducia della Camera. Al primo ministro ceco è stato revocata l’immunità parlamentare a causa di un’ indagine a suo carico per malversazione. Condividendo con lui posizioni euroscettiche e anti migranti, Zeman, che ha definito la crisi migratoria “un’invasione organizzata per distruggere l’Europa, da parte di persone che non possono integrarsi” ha promesso di sostenere il governo di Babis “a tutti i costi”.
Zeman dall’alto dei suoi 73 anni, ha dichiarato che questo sarà il suo ultimo mandato. Con la fama di gran bevitore e fumatore incallito che lo precede, l’inquilino del Castello di Praga ha sempre detto di stimare il presidente Usa Donald Trump.