Bruxelles – Si aggrava la situazione per Volkswagen, Daimler e Bmw, i tre colossi dell’ automobile indagati per aver usato scimmie come cavie per testare la tossicità dei gas di scarico in New Mexico, dopo le rivelazioni del New York Times. Questa volta i quotidiani tedeschi Sueddeutsche Zeitung e Stuttgarter Zeitung, parlano di esperimenti su cavie umane nelle sedi in Germania. Questo nel giorno in cui la Commissione europea rispondendo ad una interrogazione dell’eurodeputata socialdemocratica Kathleen Van Brempt rivela che almeno una su quattro tra le vetture “truccate” coinvolte nello scandalo Dieselgate è ancora in circolazione senza essere stata messa a norma.
Secondo i due quotidiani tedeschi la Società di Ricerca europea per l’Ambiente e la Salute nei Trasporti, istituita proprio dalle 3 multinazionali dell’automobilismo ( sciolta nel 2017, anche per colpa del Dieselgate) avrebbe promosso “un breve studio di inalazione con ossido d’azoto su persone sane”.
Sarebbero venticinque le persone sottoposte (volontariamente) a dei controlli presso la clinica universitaria di Aquisgrana dopo aver respirato, per molte ore e in diverse concentrazioni dell’ossido d’azoto. Stando al rapporto della stessa società di ricerca (Eugt) non sarebbero stati rilevati effetti sui pazienti dall’emissione del gas.
La Daimler ha subito chiarito di aver “preso espressamente le distanze” dagli studi sugli esseri umani e dall’Eugt. “Siamo scioccati dalla portata di tali studi e dal modo in cui sono stati condotti” ha riferito un portavoce, in quanto si tratta di “pratiche contrarie ai principi etici e ai valori della Daimler”.
“Questi test sugli animali e perfino sulle persone non trovano alcuna giustificazione sul piano etico – ha dichiarato la cancelliera Angela Merkel -. L’indignazione di tante persone è assolutamente comprensibile”.
“I test sulle scimmie o addirittura sugli esseri umani eticamente non sono in alcun modo giustificabili”, ha denunciato il portavoce del Governo tedesco Steffen Seibert a Berlino. Il Governo federale chiede che venga fatta completamente chiarezza sul caso, ed ha condannato con fermezza gli esperimenti condotti da un’associazione di ricerca dell’industria automobilistica su animali e persone. Questa vicenda “fa emergere molte domande critiche da rivolgere ai responsabili di tali test”, ha detto Seibert aggiungendo che “il Governo federale chiede che l’accaduto venga chiarito completamente. Bisogna rispondere a tutti i quesiti. Sugli organi di controllo di chi ha commissionato i test ricade una particolare responsabilità”.
Un portavoce del Ministero Federale dei Trasporti ha riferito che il Ministro Christian Schmidt “non ha nessuna comprensione per test a discapito di animali e persone che non giovano alla scienza, ma unicamente alle pubbliche relazioni”. La commissione d’inchiesta del Ministero dei Trasporti si riunirà in seduta straordinaria per verificare l’esistenza di altri casi.
Scioccata la ministra tedesca dell’Ambiente, Barbara Hendricks: “Sono sconcertata di apprendere le rivelazioni sui test di emissioni effettuati su uomini e scimmie”.
“Siamo scioccati nell’apprendere la notizia che alcune aziende automobilistiche tedesche abbiano sottoposto all’inalazione dei gas di scarico cavie animali e umane. Il loro fine – ha affermato l’eurodeputata M5S Eleonora Evi – era confutare la cancerogenicità dei gas di scarico, mettendo in discussione la scienza e la ragione”.
Evi denuncia che “questa volta la realtà ha superato la più fervida fantasia, ci viene spontaneo domandarci come le istituzioni intendano comportarsi dinanzi a fatti così assurdi. Dopo lo scandalo dieselgate su cui non c’è stata la giusta reattività da parte dell’Europa, abbiamo deciso – conclude l’eurodeputata – d’inoltrare un’interrogazione alla Commissione Europea per fare luce sulla vicenda”.
A proposito delle rivelazioni della Commissione europea sulle auto altamente inquinante ancora in circolazione, l’eurodepuata Van Brempt denuncia che “due anni dopo lo scandalo del dieselgate ci sono ancora troppe automobili sulle strade che non rispettano le regole tecniche sulle emissioni delle auto e quindi rappresentano una minaccia per la salute dei nostri cittadini. La Commissione e gli stati membri devono prendere molto più sul serio questo problema”.
Secondo la parlamentare “non possiamo contare sul comportamento etico di Volkswagen, ora che è chiaro che il gruppo non solo ha testato l’impatto delle emissioni sulle scimmie in laboratorio, ma anche sugli esseri umani. Gli Stati membri devono rendersi conto che nel mondo reale i cittadini sono anche esposti a livelli di emissione che sono solo illegali”.
In teoria, tutte le auto del gruppo Volkswagen che erano state manomesse dovevano essere richiamate e riparate nell’autunno del 2017.