Bruxelles – Le fake news hanno una storia antica. Nel secolo scorso un grande utilizzatore di questo strumento di propaganda e contro-informazione fu Adolf Hitler, che lo utilizzò per conquistare e mantenere il potere. Come fece? Il 25 gennaio, Giornata universale della memoria per le vittime dell’Olocausto, a Bruxelles allo spazio espositivo “Parlamentarium” del Parlamento europeo, sarà inaugurata la mostra ‘Stato d’inganno: Il potere della propaganda nazista‘ (aperta fino al 13 maggio) proprio per spiegare cosa e come successe.
L’esposizione itinerante, che arriva dal Museo dell’Olocausto degli Stati Uniti a Washington dopo aver girato diverse città europee, si propone di raccontare in dettaglio come Adolf Hitler abbia manipolato l’opinione pubblica per distruggere la democrazia e istituire una crudele dittatura che ha portato al genocidio degli ebrei.
Il curatore Steven Luckert, ha voluto esaminare in che modo i nazisti hanno usato la propaganda per ottenere un ampio sostegno elettorale nella giovane democrazia tedesca dopo la prima guerra mondiale, come hanno implementato i programmi radicali sotto la dittatura del partito negli anni ’30 e come sono riusciti a giustificare la guerra e le deportazioni. L’ intento di Luckert è sfidare i cittadini a mettere in discussione, analizzare e cercare attivamente la verità. Sviluppare il senso critico dei cittadini attraverso la cultura, avvicinandoli alla memoria storica, è l’arma degli intellettuali, delle istituzioni, degli artisti, e dei giornalisti, per fermare la proliferazione delle bufale in rete e la svalutazione della conoscenza.