Bruxelles – Con 42 voti contro 17 e una astensione, la commissione Ambiente del Parlamento europeo ha respinto, oggi a Bruxelles, la proposta avanzata da quattro eurodeputati di diversi gruppi di mettere al bando sul mercato Ue il Bisfenolo A (Bpa) nei materiali a contatto con gli alimenti: plastica, vernici o rivestimenti di lattine, bottiglie, stoviglie e recipienti per la cottura in forno a microonde.
La proposta chiedeva alla Commissione europea di imporre un divieto totale e immediato di usare il Bpa in tutti i materiali, rivestimenti e vernici destinati a entrare in contatto con gli alimenti, e di ritirare la bozza di regolamento con cui l’Esecutivo comunitario si limita a diminuire, ancorché drasticamente, il limite ammesso per la “migrazione” negli alimenti (“Specific Migration Limit” – Sml) del Bisfenolo A, portandolo dagli attuali 0,6 milligrammi per chilogrammo a 0,05 mg/kg. Il “limite di migrazione” è la quantità massima di Bpa che viene rilasciata negli alimenti dai contenitori e altri materiali a contatto.
Il Bisfenolo A è da anni al centro di una forte controversia scientifica riguardo alla sua pericolosità per la salute. Nel giugno scorso, comunque, l’Agenzia Ue di valutazione delle sostanze chimiche (Echa) di Helsinki aveva emesso un verdetto unanime sul Bpa, definendolo come un interferente del sistema endocrino e per cui “esistono prove scientifiche di probabili gravi effetti sulla salute umana”.
Già nel 2016, inoltre, proprio il Parlamento europeo aveva votato a larghissima maggioranza una risoluzione in cui si chiedeva la messa al bando totale del Bisfenolo A in tutti i materiali a contatto con gli alimenti. Un divieto che la Francia ha già deciso sul proprio territorio, senza aspettare le decisioni Ue.
Ma la Commissione europea, sotto pressione da parte dell’industria e appoggiandosi su una valutazione dei rischi meno preoccupante dell’Efsa, l’Autorità di sicurezza alimentare dell’Ue con sede a Parma, ha preferito un energico giro di vite alla messa al bando totale.
La maggioranza delle commissione Ambiente del Parlamento europeo, comunque, ha appoggiato l’Esecutivo comunitario in considerazione del fatto che, se il nuovo regolamento fosse stato bloccato da un voto negativo degli eurodeputati, il “limite di migrazione” sarebbe rimasto all’attuale livello di 0,6 mg/kg.
Inoltre, il regolamento della Commissione prevede un divieto parziale dell’uso di Bpa nei materiali a articoli destinati a contenere o entrare in contatto con gli alimenti dei neonati e dei bambini. Questo permetterà di mettere in regola, a livello Ue, paesi come il Belgio e la Svezia, che hanno già questo specifico divieto a livello nazionale per proteggere i bambini, che sono più vulnerabili. Ma non risolve invece il problema per la Francia, che continuerà ad avere in vigore una misura che va più in là del regolamento della Commissione europea.
L’Efsa, comunque, ha annunciato che nel 2018 continuerà a lavorare a un nuovo rapporto sulla tossicità del Bisfenolo A, che potrebbe precisare meglio i rischi e portare a eventuali nuove misure a livello Ue, se vi saranno novità rilevanti.
Il Bpa, come spiega l’Efsa sul suo sito, è una sostanza chimica usata nella produzione di materie plastiche in policarbonato, resine epossidiche e altri materiali polimerici, nonché nella fabbricazione di alcuni prodotti cartacei. Il policarbonato viene utilizzato per produrre recipienti per alimenti e bevande come stoviglie di plastica (piatti e tazze), vasellame per cottura a microonde, utensili da cucina, serbatoi per l’acqua e anche tettarelle per i biberon. Le resine epossifenoliche a base di Bpa sono impiegate come rivestimenti protettivi per lattine da bibita e barattoli di latta per alimenti, nonché come rivestimento sui serbatoi residenziali per lo stoccaggio di acqua potabile.
Lorenzo Consoli per Askanews