Bruxelles – La direttiva europea sulla riduzione del consumo dei sacchetti di plastica utilizzati nei supermercati, al centro di tante polemiche nei giorni scorsi in Italia, è solo l’ultima di una serie di normative Ue sulla gestione dei rifiuti e dei rifiuti da imballaggio, pietra angolare della politica comunitaria dell’Ambiente. E il 16 gennaio, a meno di imprevisti, la Commissione europea varerà una nuova “strategia” con misure specificamente dedicate al problema sempre più grave dell’inquinamento ambientale causato dai rifiuti di plastica.
L’obiettivo principale della strategia sarà quello di assicurare che entro il 2030 tutti gli imballaggi in plastica immessi sul mercato Ue siano riutilizzati o riciclati a costi sostenibili, secondo l’impegno che il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha preso nel programma di lavoro per il 2018.
In particolare, secondo fonti comunitarie, verranno varate nuove norme armonizzate a cui dovranno conformarsi tutti gli imballaggi in plastica per essere commercializzati, e saranno ulteriormente dettagliati e chiariti i criteri e le norme di qualità per la raccolta selettiva e il riciclaggio dei rifiuti in plastica, e per i materiali di plastica biodegradabile e compostabile.
Verranno anche meglio identificate le sostanze contaminanti eventualmente contenute nelle plastiche riciclate, che sarà proibito utilizzare per materiali a contatto con gli alimenti.
Il pacchetto conterrà inoltre proposte di incentivi economici e normativi in particolare per il settore del “packaging”, quello dell’industria dell’auto e quello edilizio.
Sono previste poi proposte per affrontare il problema dei materiali in plastica uso e getta (la Francia si propone di metterli al bando entro il 2020), per la riduzione del rilascio in ambiente delle micro plastiche (e il possibile divieto di inserirle deliberatamente in prodottoti come i cosmetici e i detersivi), e, infine, misure specifiche contro il “marine litter”, ovvero l’enorme accumulo nei mari di recipienti e imballaggi di plastica che formano ormai veri e propri “continenti” alla deriva negli oceani. In questo quadro, l’iniziativa più importante sarà una proposta legislativa sulle strutture di raccolta e gestione dei rifiuti in tutti i porti dell’Ue, dove le imbarcazioni e navi di tutte le dimensioni dovranno conferire i propri rifiuti, inclusi gli attrezzi per la pesca industriale.
In un più ampio dibattito sul tema entra poi anche la proposta, che viene da alcune parti come il commissario al Bilancio Gunther Oettiger, di introdurre una nuova tassa sui prodotti in plastica. Ma al momento questa resta solo un’idea, e non entrerà nella proposta che la Commissione presenterà la prossima settimana.