Bruxelles – Michela Brambilla, che ha imposto il benessere degli animali nel programma elettorale di Forza Italia, la Lav e gli animalisti tutti hanno un nuovo alleato in Europa: la Corte dei Conti europea. L’organo Ue ha deciso di lanciare una serie di controlli sul benessere degli animali in cinque Stati membri, tra cui l’Italia.
Le audit riguarderanno unicamente gli animali da allevamento, a cui si riferisce la maggior parte della normativa Ue in materia. Si stima che nell’Ue vi siano 4,5 miliardi di polli, galline ovaiole e tacchini e circa 330 milioni di mucche, maiali, capre e pecore. L’audit prenderà in esame sia la vita degli animali negli allevamenti, sia il loro trasporto e la macellazione oltre che in Italia anche in Romania, Polonia, Francia e Germania.
Per il periodo 2014-2020, i fondi di sviluppo rurale dell’Ue hanno assegnato ai “pagamenti per il benessere degli animali” circa 1,5 miliardi di euro. Le misure mirano a promuovere livelli di benessere più alti, che vanno al di là degli obblighi minimi previsti sia a livello nazionale che dell’Ue, e la Corte è intenzionata a scoprire se questi soldi sono spesi bene o sprecati.
L’Organizzazione mondiale per la salute degli animali (OIE) ha fornito la seguente definizione di “benessere degli animali” nel 2008: “Un animale è in buono stato di benessere se è sano, tenuto in maniera confortevole, ben nutrito, al sicuro, capace di esprimere comportamenti naturali e se non soffre di stati spiacevoli come dolore, paura e angoscia”. In un comunicato la Corte sottolinea che “i consumatori sono sempre più preoccupati delle implicazioni del benessere degli animali e degli effetti correlati sulla salute pubblica e animale” e ricorda che in un Eurobarometro condotto nel 2016, il 94% degli europei ha dichiarato che il benessere degli animali d’allevamento è importante e che l’82% ritiene che sia necessario apportare ulteriori miglioramenti nel proprio Paese.
La Corte sottolinea che “il benessere degli animali non è solo un tema importante per i consumatori, ma anche per tutti i cittadini e, pertanto, che le autorità pubbliche devono essere coinvolte”.