Bruxelles – Apple fa “invecchiare” i suoi telefoni in maniera programmata per vendere più pezzi? E’ il sospetto che ha la magistratura francese, che ha aperto un’inchiesta contro il gigante di Cupertino, dopo la denuncia presentata dall’associazione Stop Obsolescenza programmata Hop. Il procuratore di Parigi sospetta che la società della mela abbia inserito nei suoi telefoni un programma che provoca “obsolescenza programmata” e dunque “truffa” ai consumatori, reati che per il codice d’Oltralpe possono portare ad una condanna fino a due anni di carcere e a una multa fino al 5 per cento del fatturato medio annuo per la società che lo compie.
Se Apple ha intenzionalmente rallentato il suo vecchio iPhone per accelerare la vendita dei suoi nuovi telefoni dovranno dunque scoprirlo gli investigatori francesi, in base ad una legge varata nel 2015 dal governo di Farçois Hollande. Il pubblico ministero di Parigi ha aperto un’indagine preliminare il 5 gennaio contro Apple per “obsolescenza programmata” e “inganno” ai consumatori. L’atto consegue alla denuncia presentata a dicembre dall’associazione Hop contro Apple France. “Accogliamo con favore la decisione del pubblico ministero che ha aperto un’indagine penale nei confronti di Apple sulla base del reato di obsolescenza programmata. Questo è il risultato della mobilitazione dei consumatori in tutto il mondo”, esulta Emile Meunier, l’avvocato dell’associazione, in una dichiarazione, nella quale aggiunge che questa è la prima procedura criminale nel mondo contro la società per questo reato.
Il 27 dicembre Hop ha deciso di rivolgersi alla magistratura dopo che il colosso americano aveva confessato di rallentare volontariamente i suoi vecchi modelli, ufficialmente però solo per prolungare la loro vita. Hop crede invece che Apple, attraverso gli aggiornamenti del suo iPhone, riduca volontariamente le prestazioni e la vita, per accelerarne la sostituzione. “Apple ha messo in atto una strategia globale di obsolescenza programmata per aumentare le vendite”, afferma l’associazione. “Stiamo chiedendo a Apple di cooperare pienamente e in modo trasparente con le autorità giudiziarie francesi, per compensare tutti i danni subiti dai ricorrenti e, soprattutto, per cambiare le sue pratiche”, spiega Meunier.
2.600 reclami dei clienti
Hop sostiene di aver raccolto oltre 2.600 testimonianze di clienti Apple, e invita “tutti i clienti che subiscono un rallentamento del loro iPhone dopo un aggiornamento iOS a compilare il questionario sul sito web dell’associazione per organizzare un reclamo collettivo”.
In Francia, l’indagine preliminare contro l’azienda della mela è la seconda nel suo genere, dopo quella aperta a Nanterre il 24 novembre contro il produttore di stampanti giapponesi Epson.