Bruxelles – I 28 paesi dell’Ue sono d’accordo nel consentire ai dati non personali di circolare liberamente attraverso l’Unione, adottando ieri una posizione comune su una proposta della Commissione europea.
“La mobilità senza interruzioni dei dati consente di risparmiare costi per le imprese, in particolare per le start-up e le Pmi, ed è essenziale per molti servizi digitali di prossima generazione”, ha dichiarato il ministro dell’Estonia per la tecnologia e l’informazione, Urve Palo, che detiene la presidenza di turno dell’Ue.
L’accordo è stato raggiunto tra gli ambasciatori del 28, ed ora toccherà alla prossima presidenza di turno, bulgara da primo gennaio, iniziare i colloqui per trovare l’accordo del Parlamento europeo.
I governo hanno deciso il principio alla base di questo progetto: i dati non personali devono poter attraversare i confini dell’Ue senza restrizioni, tranne nei casi in cui ci sono ragioni di pubblica sicurezza che lo impediscono. Questo vuol dire che gli Stati membri che hanno leggi che ora limitano la facoltà di società o organizzazioni di conservare dati all’estero, dovranno modificarle. Gli Stati, inoltre non potranno introdurre nuove leggi che limitino i flussi di dati, sempre preservando restrizioni per problemi di sicurezza pubblica.