Bruxelles – Il giorno dopo il giuramento del suo governo il cancelliere austriaco, il 31enne Sebastian Kurz, è venuto a Bruxelles per rassicurare l’Unione europea. “Siamo proeuropei e lo resteremo”, ha assicurato il leader del partito popolare Övp, che dopo 64 giorni è riuscito a mettere a punto una coalizione con la formazione di estrema destra, il Partito della libertà (Fpö) di Heinz-Christian Strache.
Kurz, il cui governo dovrà anche guidare l’Ue nel semestre di presidenza che inizierà il luglio prossimo, ha affermato di voler dare un contributo “per un’Unione forte e in cui ci sia sussidiarietà”, un’Europa “forte nelle questioni grandi ma che si faccia da parte su quelle piccole lasciando le decisioni agli Stati”. E una delle decisioni su cui Vienna farà sentire la sua voce sarà sicuramente la gestione dei flussi migratori, in cui si mostrerà certamente molto dura visto l’orientamento di destra del governo. “Sull’immigrazione daremo un contributo pro-attivo”, ha affermato nella conferenza stampa dopo l’incontro con il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker. Per il cancelliere “bisogna fermare l’immigrazione illegale” perché solo così “possiamo assicurarci che l’Ue si sviluppi senza confini interni”, quei confini che proprio l’Austra ha chiuso di nuovo proprio per impedire l’ingresso dei migranti.
Kern ha sottolineato che in Europa “ci sono state tensioni dopo crisi rifugiati”, aggiungendo di volere che “queste tensioni si riducano nei prossimi anni”. Sui ricollocamenti ha detto di “accettare la decisione” presa ma puntualizzando che a suo avviso “non risolve il problema, e che quello che serve è “rendere sicuri i confini esterni per poter decidere chi può entrare”.
Juncker, che si è detto felice che il primo viaggio da cancelliere di Kern sia stato proprio a Bruxelles per incontrare i leader Ue (ha incontrato anche il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e domani vedrà quello del Parlamento Antonio Tajani), ha mostrato ottimismo. “Non sono amico dell’estrema destra”, ha affermato riferendosi all’Fpö, ma “io guardo al programma di governo e vedo una posizione pro-europea”. Per questo “non giudicherò a priori ma guarderò ai fatti” e “se troveremo qualcosa problematico informeremo il governo”, ma “ho fiducia che sarà pro-europeo”.