Bruxelles – Serve un “piano Marshall per l’Africa” altrimenti gli immigrati “ci invaderanno” per scappare da condizioni estreme di povertà. Lo ha dichiarato Silvio Berlusconi parlando con la stampa prima di partecipare al Vertice del Partito popolare europeo a Bruxelles. Per il leader di Forza Italia serve “un grande piano Marshall per l’Africa e per altri Paesi” allo scopo di “far nascere delle economie locali, affinché negli stessi loro territori i cittadini di quei Paesi possano trovare lavoro”. Se “questo non verrà fatto in futuro i sei miliardi di persone che vivono nella misera, e che una volta non conoscevano come si viveva nei paesi del benessere, ci invaderanno”, ha detto Berlusconi aaffermando di “averne parlato anche con Vladimir Putin che condivide”.
In generale in Europa per l’ex cavaliere sul tema dell’immigrazione “c’è ancora molto da lavorare”. “Il problema dell’immigrazione non trova soluzione adeguata in quanto deciso fino adesso”, ha denunciato sottolineando che “tra l’altro l’attuazione concreta” del piano di ricollocamenti Ue “ha visto invece di 98 mila migranti allocati per quote negli altri paesi, soltanto 31 mila migranti quest’anno, 21 mila dalla Grecia e 10 mila dall’Italia”. Berlusconi ha criticato Polonia, Ungheria e Repubblica ceca che “hanno addirittura denunciato il sistema delle quote dicendo di non volerle attuare” e ha affermato che l’accordo di Dublino sull’asilo politico è “completamente da rivedere”. “Bisogna cambiare quello che, è stato ed è, il trattato di Dublino, che impone di svolgere tutte le pratiche di riconoscimento e di attribuzione o meno dello status di rifugiato, al paese di primo approdo dei migranti”, ha dichiarato.