Bruxelles – La carne utilizzata per fare il kebab potrà contenere i fosfati. L’Aula del Parlamento europeo si spacca sugli spiedi verticali, che potranno avvalersi delle eccezioni al divieto d’impegno di acido fosforico, fosfati e polifosfati (E388-452) finora in vigore nell’Ue. La Commissione europea ha presentato la proposta di modifica del regolamento sull’utilizzo di additivi alimentari ne cibi, chiedendo di inserire nella lista delle pietanze con fosfati anche i prodotti utilizzati per il kebab. Il Parlamento europeo aveva promesso battaglia in nome della sicurezza alimentare e della salute dei cittadini, ed effettivamente la promessa è stata mantenuta. Ma non è stato raggiunto il quorum necessario per affossare la proposta dell’esecutivo comunitario. Perché gli spiedi ‘phosphate free’ restassero tali serviva un voto a maggioranza assoluta (376 voti), ma l’Aula non l’ha raggiunta per soli tre voti. Sono stati 373 i favorevoli al respingimento della proposta della Commissione, 272 i contrari, 30 gli astenuti. La maggioranza non vince, la proposta del team Juncker va avanti per la gioia della Germania, primo produttore europeo, dove sono tanti i cittadini provenienti dalla Turchia, di cui il kebab è piatto tipico, benché la forma nella quale lo conosciamo noi in Europa sia una specialità nata proprio nella terra di Angela Merkel, nel 1971.
La Commissione potrà ora modificare il regolamento europeo relativo all’elenco dell’Unione di additivi alimentari. Si tratta di un atto amministrativo che richiederà qualche settimana. Con il nuovo anno, dunque, si potranno utilizzare fosfati per fare il kebab. Manzo, vitello, agnello, vitello, pollo? Nessuna differenza. Con qualunque cosa chiediate il vostro panino da adesso in poi le carni per gli spiedi rotanti verticali conterranno additivi. Per la parte del Parlamento europeo che ha votato per permetterlo ciò sana una situazione che vedeva la possibilità di utilizzare fosfati nelle carni allo spiedo tradizionale. Il pollo al girarrosto, in sostanza, era già nella lista delle deroghe al divieto di fosfati e polifosfati. Il kebab non ancora no, fino ad oggi.
“Questo è un giorno triste per i diritti dei consumatori”, sostiene Bart Staes, dei Verdi, uno dei gruppi ad essersi opposto all’uso di fosfati (insieme ai gruppi S&D, Gue e Alde). “Non lasceremo che questo problema scivoli via dall’agenda”, aggiunge il Verde, deciso a tornare sull’argomento tra un anno. “La rivalutazione dell’uso di additivi del fosfato in tutti i prodotti alimentari da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) è prevista per la fine del 2018 e seguiremo da vicino il risultato”. Il Parlamento perde questo round, ma già ne prepara un altro. Intanto accusa il team Juncker di non applicare il principio di precauzione, secondo cui nell’assenza di comprovata sicurezza non si dovrebbe permettere l’utilizzo di sostanze come in questo caso i fosfati.
Quello dell’ala del Parlamento contraria ai fosfati nelle carni da kebab non è un ‘no’ ideologico, è’ legato ai possibili rischi per la salute umana. Si ritiene che l’assunzione di troppi fosfati possa causare problemi cardiovascolari, e dato che in molti cibi già sono contenuti queste sostanze, iniziare ad assumerne di nuove potrebbe produrre concentrazioni troppo forti per l’organismo umano. Anche per questo, secondo la socialista Miriam Dalli, “dovremmo applicare sempre il principio di precauzione”. Nel Ppe, invece, la tedesca Renata Sommer la pensa diversamente. “Non esiste alcuna prova che dice che i fosfati hanno effetti negativi sulla salute”, quanto basta per non messe al bando. E’ l’Ue che si spacca su kebab.
“Pagina nera per i consumatori al Parlamento europeo. Anche per colpa dei voti di Forza Italia e Udc, non è passato lo stop all’uso dei fosfati per la conservazione della carne congelata utilizzata per i kebab. È una vergogna che minaccia la salute dei cittadini europei”, così commenta l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Piernicola Pedicini il voto del Parlamento europeo.