Bruxelles – C’è anche l’italiano Quid tra i progetti vincitori del Premio europeo per la società civile 2017 dal Cese, il Comitato economico e sociale europeo. Il premio, giunto alla sua nona edizione, mira a ricompensare “l’eccellenza nelle iniziative della società civile per l’autentico spirito imprenditoriale e l’eccezionale impegno a favore dell’occupazione”. Il primo premio è stato assegnato al progetto tedesco Discovering hands, che ha ottenuto 14mila euro, per aver saputo sfruttare “lo spiccato senso del tatto di donne non vedenti o ipovedenti per individuare precocemente il cancro al seno”.
Gestito dalla Cooperativa Sociale Quid, il Progetto Quid (a cui è andato un premio di 9mila euro) è un marchio italiano di moda etica con sede in Veneto, che aiuta i gruppi vulnerabili e svantaggiati come i richiedenti asilo e le vittime della schiavitù, della prostituzione e della violenza domestica ad accedere al mercato del lavoro. Contribuisce in più alla sostenibilità della moda confezionando i suoi abiti con gli scarti dell’industria dell’abbigliamento.
“La tradizione della moda in Italia non è né inclusiva né rispettosa dell’ambiente, Progetto Quid offre una soluzione unica a un duplice problema, creando moda etica e dando lavoro a persone socialmente svantaggiate” ha detto Giulia Kathleen Houston a nome della cooperativa aggiungendo: “La visibilità che questo premio ci offre ci darà la possibilità di raggiungere un numero molto maggiore di persone e di massimizzare il nostro sia sociale che ambientale”,
“È per me un grande piacere e privilegio poter consegnare questo premio ai vincitori – ha dichiarato il presidente del Cese Georges Dassis – Vorrei congratularmi con loro, ma anche rendere un meritato omaggio a tutte le persone e organizzazioni della società civile che, con il loro duro lavoro e l’impegno a rendere migliore la vita dei cittadini, rappresentano un esempio per tutti noi”.
Le cinque iniziative vincitrici “dimostrano quali sono le attività svolte da numerose Ong in tutta Europa per aiutare alcuni dei gruppi più vulnerabili e svantaggiati della società ad entrare nel mercato del lavoro”, si legge in una nota del Cese. Ciascuno dei progetti vincitori, continua il testo, “testimonia, in maniera autonoma, Il ruolo essenziale svolto dalle organizzazioni di base nel rendere i mercati del lavoro più inclusivi e nell’incoraggiare le persone, di tutte le età e provenienze, a fare il loro ingresso nel mercato del lavoro o nell’imprenditoria”.
Il progetto tedesco Discovering hands, consiste nell’insegnare a donne non vedenti o ipovedenti a individuare precocemente il cancro al seno grazie al loro superiore senso del tatto. Revive Greece aiuta profughi, richiedenti asilo e migranti a integrarsi nei paesi ospitanti, formandoli nella programmazione informatica e mettendoli in contatto con giovani imprenditori europei. Il belga DUO for a JOB è un programma di tutoraggio intergenerazionale e interculturale che offre a giovani migranti in cerca di occupazione una formazione gratuita e personalizzata di sei mesi, fornita da persone di più di 50 anni con esperienza nello stesso settore. Il progetto spagnolo Laundry ID, realizzato dall’Istituto della robotica per la dipendenza (IRD), crea posti di lavoro per persone con disabilità in un servizio di lavanderia riprogettato dal punto di vista tecnologico e adeguato alle loro esigenze.
I cinque progetti sono stati selezionati da un elenco di oltre 100 progetti. L’elevato numero di candidature per il premio per la società civile 2017 “dimostra che la disoccupazione continua a essere un problema reale in Europa, dove una persona su dieci è senza lavoro e una su quattro a rischio di povertà o di esclusione sociale”, afferma il Cese secondo cui “le iniziative della società civile riescono spesso ad aiutare le persone più isolate dal mercato del lavoro tramite un’assistenza più personalizzata, che è fondamentale per rispondere alle loro esigenze”.