Bruxelles – Per gli 80 milioni di cittadini europei che hanno una forma grave o lieve di disabilità, la vita potrebbe diventare presto più semplice. La Commissione europea ha proposte delle nuove regole per spingere multinazionali e piccole e medie imprese a rendere alcuni prodotti e servizi maggiormente accessibili alle persone con disabilità. Tra i beni e servizi soggetti alla direttiva sull’accessibilità, presentata oggi, ci sono computer e sistemi operativi, apparecchiature relative ai servizi di televisione digitale e dei servizi di telefonia, sportelli di bancomat e di biglietterie, servizi di trasporto e molto altro.
La direttiva non regolamenta tecniche e metodi per rendere i beni e servizi accessibili, in modo da favorire l’innovazione, ma obbliga gli Stati membri a garantire che i prodotti selezionati e i servizi offerti sul mercato, siano conformi ai requisiti di accessibilità, e sostiene l’attuazione da parte degli Stati membri della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti di persone con disabilità, in particolare nei settori degli appalti pubblici e dei trasporti.
“La disabilità non dovrebbe costituire un ostacolo alla piena partecipazione nella società – ha detto Marianne Thyssen, commissario responsabile per l’Occupazione – e l’assenza di norme comuni a livello di Ue non dovrebbe essere un freno al commercio transfrontaliero di prodotti e servizi accessibili” . Secondo Thyssen, la nuova direttiva sull’accessibilità potenzierà il mercato interno “a vantaggio sia delle imprese sia dei cittadini con disabilità”, e allo stesso tempo, ha concluso, “ne trarremmo tutti vantaggio”.