Bruxelles – Dieci sospetti sono stati fermati a Malta per l’omicidio della giornalista di inchiesta Daphne Caruana Galizia. A dare l’annuncio il primo ministro maltese Joseph Muscat. La polizia ha 48 ore per interrogare i sospetti, incriminarli o rilasciarli. Galizia, che era una inarrestabile critica della corruzione nel paese, è morta a ottobre nella sua auto a causa dell’esplosione de una potente bomba a poca distanza da casa sua. La sua famiglia sta intraprendendo azioni legali contro le forze di polizia maltesi, per presunta incapacità di garantire che le indagini sulla sua uccisione siano imparziali e indipendenti.
Le inchieste recenti più significative della giornalista assassinata derivano dai Panama Papers , una fuga di documenti dagli archivi dello studio legale offshore Mossack Fonseca, portata alla luce dal team internazionale di giornalisti investigativi del consorzio Icij, di cui Caruana Galizia era membra. L’inchiesta si è aggiudicata il Pulitzer 2017.
Il governo di Malta offre una ricompensa di un milione di euro per le informazioni relative all’uccisione e l’indagine è assistita da agenti dell’Fbi e da esperti forensi dei Paesi Bassi. La famiglia ha sollevato una serie di preoccupazioni sull’inchiesta, affermando che le investigazioni sembrano concentrarsi solo su prove forensi, piuttosto che esaminare transazioni finanziarie che potrebbero rivelare prove vitali. In più, ritengono che le fughe di notizie dalla polizia stiano potenzialmente intimidendo coloro che potrebbero farsi avanti con informazioni.
Politici di tutta Europa hanno messo in dubbio lo stato di diritto a Malta, il più piccolo degli stati membri dell’Unione europea. La scorsa settimana, gli eurodeputati che sono stati inviati a Malta per una missione di inchiesta, hanno affermato di essere “seriamente preoccupati” per lo stato di diritto sull’isola. La delegazione ha affermato che un’apparente riluttanza a indagare e perseguire casi importanti ha creato una “percezione dell’impunità”.
Il mese scorso, Frans Timmermans, il primo vicepresidente della Commissione europea, ha emesso un avvertimento con parole forti sul Paese. Rispondendo ad una lettera pubblica di otto delle maggiori organizzazioni mediatiche del mondo, tra cui il New York Times, la Bbc e The Guardian, ha detto: “Gli occhi dell’Europa sono sulle autorità maltesi … Vogliamo che quelli che sono direttamente e indirettamente responsabili di questo orribile omicidio siano consegnati alla giustizia”.