Roma – Il governo ha incassato 284 sì contro 162 no e un astenuto alla richiesta di fiducia presentata alla Camera sul decreto fiscale collegato alla Legge di bilancio – sulla quale sarà invece il Senato a votare la questione di fiducia, in serata, dopo che l’esecutivo ha blindato in un maxi emendamento le modifiche approvate in commissione – così diventa legge lo stop all’aumento delle aliquote Iva previste dalle clausole di salvaguardia concordate con l’Ue. Bollette non più a 28 giorni ma a 30 per il telefono, internet e le pay-tv, prolungamento della rottamazione delle cartelle dell’Agenzia delle entrate e una terza edizione dello scudo fiscale per il rientro dei capitali detenuti all’estero sono tra le principali misure che hanno ottenuto il via libera definitivo del Parlamento. Ecco i dettagli.
Aliquote Iva – È la parte più corposa del provvedimento quella che prevede il congelamento delle aliquote Iva, che senza questo interventi sarebbero aumentate per effetto delle clausole di salvaguardia previste dalle precedenti Leggi di stabilità. L’imposta sul valore aggiunto non aumenterà dunque nel 2018. Spetterà al prossimo esecutivo, invece, completare il parziale congelamento previsto per il 2019 e scongiurarlo per gli anni successivi.
Bollette a 30 giorni – Non sarà più possibile, per gli operatori, emettere ogni ventotto giorni le bollette del telefono, per la connessione a internet o per l’abbonamento alle pay-tv. Le aziende dovranno fatturare su un periodo di 30 giorni, e avranno 4 mesi di tempo per farlo, altrimenti dovranno risarcire l’utente con un indennizzo fissato in 50 euro. Si pone fine, così, alla pratica che di fatto aveva consentito agli operatori di incassare una bolletta in più all’anno.
Rottamazione cartelle – Il governo prevede 209 milioni di euro di entrate per effetto del prolungamento della rottamazione delle cartelle dell’agenzia delle entrate. Tutte quelle emesse dal 2000 al settembre 2017 possono essere saldate versando solo l’importo originariamente dovuto, senza sanzioni né interessi di mora. Si riapre la finestra anche per chi aveva aderito alla prima versione della rottamazione ma aveva saltato la scadenza per il pagamento delle due rate previste a luglio e settembre.
Scudo fiscale – Il provvedimento vara una terza versione dello scudo fiscale per favorire l’emersione dei capitali detenuti all’estero. A beneficiarne, pagando un importo forfettario del 3% sulla cifra che si dichiara, potranno essere i lavoratori transfrontalieri e i connazionali che hanno riportato in Italia la residenza dopo essere stati iscritti all’Anagrafe dei residenti all’estero (Aire).
Rientro dei cervelli – Oltre ai capitali, il provvedimento punta a far rientrare anche i cittadini che sono andati a cercare fortuna in un altro Paese. Con questo obbiettivo vengono confermati gli sgravi fiscali previsti per chi ritorna. L’opportunità, sulla base delle dichiarazioni dei redditi del 2016, è stata sfruttata da poco meno di 6.000 lavoratori.
Equo compenso – Anche i professionisti che non appartengono a un ordine hanno diritto a un equo compenso per le loro prestazioni lavorative. Il provvedimento estende infatti a tutte le categorie, anche quelle non regolate da un ordine professionale, il diritto di ottenere un riconoscimento economico “proporzionato” alla prestazione fornita. La norma è stata duramente criticata dall’Autorità antitrust, che vede nell’implicita possibilità di “reintrodurre un sistema di tariffe minime” una possibile limitazione della concorrenza “in stridente controtendenza con i processi di liberalizzazione”.
Terremoto – Sono previste una serie di sospensioni di pagamenti e di proroghe per i residenti nelle aree del Centro Italia colpite dal terremoto. Tra queste, viene congelato fino al 31 dicembre 2020 il pagamento delle rate del mutuo per le prime case distrutte o rese inagibili dal sisma.
Cannabis – Il decreto fiscale stanzia 2,3 milioni di euro per sostenere lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze nel suo compito di produrre il farmaco a base di cannabis che sarà a carico del Sistema sanitario nazionale. La norma estende ad altri enti e imprese la possibilità di coltivazione e trasformazione della cannabis a uso terapeutico.
Diritto d’autore – Con l’approvazione del provvedimento si pone fine al monopolio della Siae nella gestione dei diritti d’autore. Viene infatti data a tutti gli organismi di gestione collettiva stabiliti in Italia la possibilità di operare sul territorio della Repubblica come intermediari, affiancandosi così alla Società italiana autori ed editori, che fino a oggi operava in via esclusiva.
Pubblicità online – Il credito d’imposta di cui le aziende possono usufruire a fronte di investimenti pubblicitari è esteso anche alle aziende che decidono di farsi pubblicità sulle testate di informazione online.
Sigarette elettroniche – Non potranno più essere vendute online le sigarette elettroniche. Per contrastare l’evasione fiscale, il decreto convertito in legge impone che questi prodotti siano venduti esclusivamente nelle tabaccherie e nelle rivendite autorizzate.
Studenti fuori sede – Viene estesa la platea di chi può usufruire di agevolazioni sugli affitti se si iscrive a un’Università distante più di 100 km dalla propria città di residenza. La distanza viene dimezzata a 50 km per i residenti in zone montane o svantaggiate.
Under 14 – Nel provvedimento approvato in via definitiva c’è anche una norma sugli under 14, i quali potranno uscire da soli da scuola per tornare a casa, ma solo in presenza di un’autorizzazione scritta dei genitori, che in tal modo liberano l’istituto da ogni responsabilità sul minore nel tragitto da scuola a casa.