Roma – Si avvicina la Brexit e gli italiani si trasferiscono in massa nel Regno Unito. È la conclusione immediata che si potrebbe trarre guardando ai dati del rapporto Istat ‘Migrazioni internazionali e interne della popolazione residente’, i quali segnano un boom di connazionali che abbandonano l’Italia per la Gran Bretagna: +42% nel solo 2016. Se si è passati da 17mila a 25mila trasferimenti in un solo anno, avverte però Istat, non vuol dire che questi numeri fotografino chi ha fatto fisicamente le valigie per partire.
In effetti, l’Istituto di statistica dà una spiegazione più plausibile dell’impressionante aumento registrato. È presumibile che una buona parte di coloro che hanno ingrossato le fila degli italiani residenti in Uk si trovasse già sul suolo britannico da tempo, e abbia deciso di regolarizzare la propria posizione, iscrivendosi all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero), solo per poter dimostrare di essere residente nel Regno unito prima dell’addio di Londra all’Unione europea. Quello dell’iscrizione all’Aire, infatti, sembra destinato a essere uno dei requisiti sulla base dei quali sarà concesso ai nostri connazionali di rimanere in Gran Bretagna dopo la Brexit conservando i diritti acquisiti.