Bruxelles – È stato un attacco a tutto campo in difesa dell’Italia quello del prefetto Mario Morcone al Parlamento europeo. Invitato ad intervenire sul tema dei migranti in commissione Libertà civili a nome del ministro dell’Interno Marco Minniti, il capo di gabinetto ha attaccato duramente sia Amnesty International che l’Alto commissario dell’Onu per i diritti umani in Libia, Zeid Raad Al Hussein. “Sono assolutamente convinto e orgoglioso di quello che è Stato fatto dal mio Paese che ha fatto sbarcare sulle sue coste oltre 700mila persone”, una cosa che a parte dalla Grecia non è stata fatta “da nessuno degli altri civilissimi Paesi” europei, ha rivendicato Morcone.
Il prefetto, riferendosi poi alla denuncia di Amnesty international che in un rapporto di 65 pagine, intitolato Hotspot Italy, ha accusato la polizia italiana di aver picchiato e torturato i migranti arrivati nel Paese nell’ultimo anno per costringerli alla registrazione delle impronte digitali, ha detto che quanto riportato dall’organizzazione per i diritti umani “è falso” invitando la Ong a “a denunciarlo se ne è in grado” e aggiungendo: “Parlando di uso di manganelli elettrici, ma hanno visto Rambo e 007, vanno troppo spesso al cinema”, in quanto questi strumenti “non son in dotazione alla polizia italiana”. Amnesty a suo avviso “non ha saputo fornire una sola prova, un solo elemento” a riprova di quanto affermato nel report che, ha ribadito ancora “è falso”.
E Morcone ci è andato giù pesante anche con il rappresentante dell’Onu in Libia, che aveva affermato che la politica Ue di assistere le autorità libiche nell’intercettare i migranti nel Mediterraneo e riportarli nelle “terrificanti” prigioni in Libia “è disumana”. Morcone si è detto stupito di vedere che l’Italia “contribuisce alle Nazioni unite per sentire un dirigente che invece di occuparsi effettivamente di quello che chiediamo con forza, cioè che funzionari internazionali possano essere impiegati nel Paese, denuncia astrattamente, così la sera dorme tranquillo, in qualche modo ebbro della sua solidarietà”. Nel rispondere a una domanda dell’eurodeputata della sinistra Gue, Barbara Spinelli, ha anche negato che ci sia stato alcun respingimento in mare d migranti da parte della nostra Guardia costiera: “Mi spiace che anche lei dica cose non vere, l’Italia non ha mai respinto nessuno nel canale di Sicilia”, ha assicurato nel suo intervento a dir poco accorato.