Bruxelles – Le dimissioni di Robert Mugabe dimostrano che l’ex presidente dello Zimbabwe “ha ascoltato la voce della popolazione” e adesso “una transizione ordinata e irreversibile verso elezioni genuinamente democratiche è il nostro obiettivo condiviso”. Lo scrive in una nota l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri Federica Mogherini. Per il capo della diplomazia Ue “sono essenziali il consolidamento dell’ordine costituzionale, e il rispetto dei diritti fondamentali e delle libertà”. Inoltre, continua Mogherini, “è importante che un dialogo inclusivo sia instaurato nel rispetto delle aspirazioni del popolo dello Zimbabwe per un futuro più prospero e democratico, e che incoraggi l’accelerazione delle riforme chiave”, e l’Ue, ha garantito, “è pronta ad accompagnare questo processo, in cooperazione con l’Unione africana e la Comunità di sviluppo dell’Africa meridionale (Sadc), e ad assistere la popolazione dello Zimbabwe, con tutti gli strumenti a nostra disposizione, per raggiungere questo obiettivo”.
L’ex vicepresidente dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, giurerà come nuovo capo dello Stato venerdì prossimo, secondo quanto annunciato dall’emittente televisiva statale “Zbc”. Mnangagwa, la cui rimozione dalla vicepresidenza aveva innescato la crisi istituzionale culminata con il colpo di mano dell’esercito che ha portato ieri alle dimissioni del presidente Mugabe, è atteso ad Harare, la capitale del Paese, ed è stato nominato presidente del partito di governo Zanu-Pf. Aveva lasciato il Paese subito dopo il suo allontanamento, denunciando di aver ricevuto “minacce di morte”.