Roma – Le critiche del vicepresidente della commissione Ue, Jyrki Katainen, sui conti pubblici e la situazione economica italiana, “più che un messaggio al governo” sembrano “un messaggio ai partiti per la prossima campagna elettorale”. È l’interpretazione di Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, secondo il quale “l’Europa non ci critica il tendenziale di crescita, che sicuramente è migliorativo rispetto agli anni passati. Critica l’attenzione al debito sul futuro”. In altre parole, “non è che Bruxelles non creda nella crescita dell’Italia”, ma “si preoccupa che le politiche future possano agire sul deficit e far aumentare il debito”.
Dall’assemblea degli industriali, a Salerno, Boccia sostiene che “ha ragione” il governo a dire che “siamo in una direzione di marcia in cui il Pil cresce oltre le aspettative e l’export cresce”. Dall’altro lato, aggiunge, “l’Europa ci ricorda che l’economia, nonostante l’inversione di tendenza, è ancora fragile e abbiamo un debito pubblico rilevante”. Quindi, riassume il massimo dirigente di Confindustria, il messaggio è che bisogna “continuare a investire sulla crescita” ma al contempo tenere sotto controllo le finanze pubbliche perché “abbiamo un grande debito. Questa è l’operazione verità che l’Europa ci chiede di fare”, conclude.
Operazione che il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan rivendica di aver già messo in atto. “Si sta chiudendo una legislatura che offrirà a quella che seguirà un quadro oggettivamente migliore in termini di crescita e finanza pubblica”, sostiene, aggiungendo che “noi non vogliamo nascondere niente a nessuno: il Paese sta migliorando”. Il titolare dell’Economia cita l’ormai proverbiale “sentiero stretto” tra il sostegno alla crescita e il consolidamento dei conti pubblici, per spiegare addirittura che “si sta allargando”. Il percorso “è ancora lungo, ma sta portando i frutti attesi in termini di riduzione del deficit”. I conti stanno “migliorando e questo è un fatto”, rivendica il ministro che sbotta: “La confusione tra fatti e illazioni sta diventando insopportabile”.