Bruxelles – La Corte dei conti europea boccia il pacchetto Ue per lo sviluppo rurale 2014-2020, per il quale sono stati stanziati quasi 100 miliardi. I giudici contabili hanno esaminato se la procedura di programmazione della politica di sviluppo rurale abbia permesso di attuare i progetti in maniera immediata (evitando così le conseguenze negative di un avvio tardivo). A dispetto degli sforzi della Commissione europea, l’attuazione non è stata avviata in tempo e la pianificazione della spesa è iniziata più lentamente che in passato.
“La pianificazione per un nuovo periodo di programmazione” spiega Janusz Wojciechowski, membro della Corte dei conti europea responsabile della relazione, “si trova confrontata al problema ricorrente di dover iniziare prima che siano disponibili dati adeguati e pertinenti riguardo ai periodi precedenti”. E aggiunge: “Abbiamo riscontrato che i documenti di programmazione sono troppo complessi, voluminosi e per giunta insufficientemente focalizzati sui risultati attesi”.
La Corte dei conti raccomanda alla Commissione Ue alcune migliorie: presentare proposte che aiutino a sviluppare la coerenza tra i singoli programmi; semplificare i documenti che riguardano la programmazione; collaborare con gli Stati membri per far sì che le relazioni per il 2019 forniscano informazioni chiare e complete; definire in modo più accurato i diversi indicatori; trarre insegnamento dalle esperienze acquisite dall’ attuazione del sistema attuale e infine, preparare in tempo utile le proposte per la politica di sviluppo rurale successiva al 2020.
La Corte raccomanda inoltre al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione di valutare la possibilità di allineare la strategia a lungo termine al ciclo di bilancio dell ’Ue e di procedere a una’analisi approfondita della spesa, prima di fissare una nuova dotazione finanziaria a lungo termine.
La politica di sviluppo rurale Ue mira a rafforzare la competitività dell’agricoltura, garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e realizzare uno sviluppo equilibrato delle economie e comunità rurali. Il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale sostiene finanziariamente le misure attuate dagli Stati membri tramite programmi di sviluppo rurale nazionali o regionali, predisposti dagli Stati membri e approvati dalla Commissione.