Bruxelles – L’ex presidente della Generalitat catalana Carles Puigdemont è favorevole ad “un altro accordo con il governo spagnolo”. In un’ intervista al quotidiano belga ‘Le Soir’, Puidgemont assicura che sempre è stato “aperto a tentare” un’altra soluzione possibile con la Spagna, “una via alternativa all’indipendenza” . In più, sostiene che l’origine della crisi catalana va ricercata nel 2010 con la decisione della Corte costituzionale di abrogare alcuni articoli della nuova legge sull’autonomia catalana.
“Sono disposto e sempre lo sono stato ad accettare un’altro tipo di relazione con la Spagna” ha ribadito nell’intervista. Così l’ex presidente catalano sostiene che “ancora è possibile un’ alternativa all’indipendenza del territorio” e che lui ha lavorato più di dieci anni per ottenere tale “ancoraggio” della Catalogna alla Spagna.
Durante l’intervista, l’ ex presidente auto-esiliato in Belgio ha collocato l’origine della crisi catalana all’ “invalidamento nel 2010 dello Statuto di autonomia che avevano adottato i Parlamenti catalano e spagnolo”, quando il Tribunale costituzionale ha dichiarato contrari alla Carta diversi articoli dello Statuto di autonomia di Catalogna.
“Sa quanti deputati catalani indipendentistici erano nel Parlamento di Catalogna in quel momento? 14 su 135“, fa notare Puigdemont, che aggiunge che “il líder” dell’ impulso del indipendentismo negli ultimi anni “è soprattutto il Partito popolare”.
Il giornalista de Le Soir ha domandato a Puidgemont se la questione sia “indipendenza o morte”, Puigdemont ha risposto “assolutamente no” e che continua “ad essere favorevole ad un accordo“.