Bruxelles – Più che lamentarsi del grande peso che ha la Germania in Europa bisognerebbe preoccuparsi di quello che l’Italia non ha e potrebbe avere. Ne è convinto Antonio Tajani secondo cui “non ci si dovrebbe lamentare del fatto che Angela Merkel sia così forte in Europa”, in quanto il problema è che “l’Italia non c’è”, mentre “potrebbe e dovrebbe esserci”. “Non lo dico in polemica con Gentiloni o con Renzi. Quello che intendo è che il sistema Paese dovrebbe essere più presente”, ha affermato il presidente del Parlamento europeo parlando all’Ansa a margine dell’incontro con il presidente del Bundestag, Wolfgang Schaeuble, a Berlino.
I politici tedeschi contano in Europa e si informano di quello che avviene in Europa. “Merkel sa tutto di tutto. Conosce la legge elettorale italiana meglio di noi. Conosce la sentenza della Corte” ha sottolineato il presidente dell’Aula di Strasburgo. “Schaeuble è informato nei dettagli dei risultati delle elezioni siciliane. Se parli con un politico italiano, non è così informato sulle regionali in Germania”, ha lamentato Tajani, secondo cui i politici del Bel paese “sono concentrati sulle questioni locali, su Vigevano, su chi fa il presidente della provincia di Caserta”. “Per carità, anche queste cose sono importanti”, precisa, ma “bisogna avere una visione ampia” altrimenti “non conti sul palcoscenico internazionale”.
Tajani e Schaeuble hanno discusso del loro obiettivo di “rafforzare i rapporti tra Parlamento europeo e Parlamenti nazionali”. Il presidente del Parlamento europeo ha detto al suo omologo tedesco che il bilancio europeo “dovrebbe avere obiettivi politici: per agire meglio sull’Africa, contro il terrorismo, per investire sulla digitalizzazione, per gestire il fenomeno della migrazione”. Tajani ha riferito che Schaeuble “è sembrato d’accordo” e lo ha invitato al Parlamento europeo.