Bruxelles – Il giudice della Corte suprema catalana Pablo Llarena ha ordinato questa notte l’arresto preventivo di Carme Forcadell, presidente del Parlamento catalano e personaggio chiave del processo separatista, che ha passato la notte nel carcere di Alcalà. Il mandato di cattura è stato esteso ad altri 5 membri del Parlamento catalano. Mentre 4 di loro hanno una settimana di tempo per evitare la prigione pagando 25 mila euro di cauzione, il quinto, un deputato non sovranista, è stato subito rilasciato. Forcadell però non rimarrà in carcere a lungo e sarà rimessa in libertà dopo pagato la cauzione fissata a 150mila euro. Come l’ex presidente Carles Puigdemont e i membri del suo governo la donna è accusata di “sedizione” e “ribellione” per avere posto ai voti risoluzioni sull’indipendenza della regione ribelle e rischia fino a 30 anni di carcere.
Fonti vicine alla presidente hanno dichiarato ad Europapress che il pagamento della cauzione è stato reso effettivo e che Forcadell uscirà dal carcere in giornata. Il suo avvocato difensore, Andreu Van Dyen, secondo quanto riportato da El Mundo si è recato in tribunale ad effettuare il versamento intorno le otto e mezza di questa mattina. Dopo aver vigilato sulla corretta transazione del pagamento, è andato nel carcere di Alcalà dove è tutt’ora, in attesa che dalla Corte suprema arrivi la comunicazione ufficiale del rilascio della sua assistita.
Nella prigione di Alcalà, oltre a Forcadell, in questo momento ci sono altri 2 ex membri del governo regionale Dolors Bassa, ex ministra del Lavoro e Meritxell Borrà ex ministra dell’Agricoltura, in carcere dal 2 novembre per ordine di Carmen Lamela, giudice dell’ Audiencia Nacional.
“La cassa di solidarietà coprirà le spese per il rilascio dei membri del governo catalano in carcere” ha dichiarato l’Assemblea nacional catalana tramite un tweet ufficiale, promettendo: “Non siete sole.”