Bruxelles – Le imprese europee “sono pronte a fare la loro parte” nella lotta al cambiamento climatico, “ma devono competere a ad armi pari” nel mercato globale. Nel discorso di apertura alla conferenza di alto livello “Clean energy financing” a Bruxelles e dedicata agli investimenti nell’efficienza energetica e nelle energie rinnovabili, il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, ha rivendicato il ruolo dell’Europa che “è leader globale nel risparmio energetico, nell’energia pulita, nell’utilizzo efficiente delle risorse e nel taglio delle emissioni”, ha rivendicato.
Per Tajani “i numeri parlano chiaro: dal 2007 il settore è cresciuto del 70%, dando lavoro a 1,2 milioni di persone, con un volume di affari di 138 miliardi di euro all’anno” e “ormai, oltre il 17% dell’energia che produciamo nell’Unione deriva da fonti rinnovabili”. E i risultati si vedono, “abbiamo cambiato uno dei paradigmi dell’economia: la crescita non comporta più aumento del consumo energetico. Tra il 2005 e il 2015, l’economia europea è cresciuta del 10% mentre il consumo di energia è diminuito dell’11%”, a dimostrazione che “viviamo una trasformazione radicale del nostro modo di produrre e generare ricchezza. Una vera rivoluzione digitale ed energetica, che sta cambiando in profondità l’economia, il lavoro, i nostri stessi stili di vita”.
Alla tavola rotonda presieduta da Tajani hanno partecipato il governatore della California Jerry Brown, critico con la scelta del presidente Usa Donald Trump di uscire dall’accordo di Parigi e Miguel Arias Cañete, commissario europeo per il clima e l’energia; il vice presidente della Commissione europea Jyrki Katainen, e il presidente della Banca europea per gli investimenti Werner Hoyer.
Il governatore della California ha ribadito che “è difficile trovare una legge sulla riduzione delle emissioni di Co2 che metta d’accordo tutti gli stati americani” ma ” la California è in prima linea per la lotta al cambiamento climatico”, e ha promesso che “il suo programma per la riduzione di emissione della Co2 andrà avanti ad ogni costo”. Il governatore Brown, dopo essersi complimentato con l’operato dell’Unione europea per ridurre l’inquinamento, ha poi spiegato che “c’è un importante transizione dal gas alle rinnovabili con il gas che è una energia ponte tra i combustibli fossili e le energie rinnovabili” e per questo, “dobbiamo ancora far funzionare il sistema a gas, soprattutto per non danneggiare il sistema economico, scegliendo in maniera intelligente i movimenti da attuare affinché la transizione completa verso le energie rinnovabili sia il più possibile indolore”.
“Se saremo in grado di sviluppare un vero mercato Ue di elettricità avremmo sistemi di interconnessioni ed energie rinnovabili più competitive con prezzi più bassi” ha puntualizzato il commissario Cañete secondo cui “quando c’è concorrenza e quando c’è innovazione i prezzi scendono e questo è a monte del pacchetto energia Ue, a vantaggio dei consumatori che avranno il diritto di autoprodurre energia e di rivenderla, questo è certo”.