Roma – “Una parte che manca” quando si discute di difesa comune europea “e che mi piacerebbe chiamare al tavolo sono i ministri delle Finanze”. L’Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell’Ue, Federica Mogherini, sottolinea così la necessità che ai programmi che si stanno mettendo in piedi nel campo della difesa comune corrispondano le risorse necessarie. Partecipando a un incontro organizzato dallo Iai a Roma, insieme con la ministra della Difesa Roberta Pinotti, lady Pesc scherza: “Aspettiamo la formazione del prossimo governo in Germania e poi ne riparliamo”.
L’esponente italiana della Commissione europea è fiduciosa che “entro dicembre” si riuscirà ad avviare la cooperazione strutturata permanente sulla difesa, con la quale “il Fondo europeo per la difesa si integra perfettamente, perché privilegia quei progetti che nascono proprio in questo ambito”, spiega Mogherini.
Sempre in ambito finanziario, la vicepresidente dell’esecutivo comunitario ricorda poi che, sebbene “i bilanci difesa restino di competenza nazionale, abbiamo avviato un meccanismo di coordinamento e confronto che lascia autonomia decisionale, ma identifica ambiti di cooperazione” nei quali le sinergie tra i Paesi membri possono far “fruttare di più” gli investimenti.
La titolare della Difesa italiana concorda sulle potenzialità dell’integrazione nel suo settore di competenza e sottolinea come la cooperazione cantieristica tra Italia e Francia, affidata all’intesa Fincantieri-Stx, possa esserne un esempio. “Mi opporrò se dovessero esserci pericoli di ricadute negative per l’occupazione”, assicura la ministra, “ma dobbiamo puntare a realizzare una situazione win win”, in cui tutti beneficino della partnership, indica.