Roma – Chi avesse suggerimenti e consigli sulla web tax, o digital tax che dir si voglia, ha tempo fino al 3 gennaio prossimo per farli conosce alla Commissione europea. Dopo il mandato del Consiglio per formulare una proposta legislativa su come tassare l’economia digitale, l’esecutivo comunitario ha deciso infatti di avviare una consultazione pubblica rivolta a cittadini, imprese e portatori di interesse che intendano dare il loro contributo.
L’obbiettivo è trovare un sistema che consenta un’imposizione fiscale nei confronti dei colossi del web, che oggi riescono a pagare cifre irrisorie rispetto ai loro volumi d’affari vari Paesi membri. “La nostra cornice fiscale non è più adatta allo sviluppo dell’economia digitale e dei nuovi modelli di business”, indica il commissario europeo per gli Affari economici, Pierre Moscovici, secondo il quale “nessuno può negare” questo dato di fatto.
Gli Stati membri, che hanno chiesto un’iniziativa della Commissione lo scorso 19 ottobre, “vogliono tassare gli enormi profitti generati dall’economia digitale nei loro Paesi”, prosegue il francese, e per questo “abbiamo bisogno di una soluzione a livello di Unione europea”. La Commissione intende valutare ogni tipo di proposta, sia che riguardi misure mirate, soluzioni temporanee o più ampie e di lungo periodo.