Migrazioni. Il viaggio in poesia di Eunews continua con Vladimir Majakovskij. In questo brano il “cantore della rivoluzione d’ottobre” mette da parte i suoi ideali politici per dar voce al suo cuore. Majakovskij è innamorato, si sente come un treno che corre verso la stazione e vuole stare sempre insieme alla sua compagna perché quando è con lei, è a casa.
VLADIMIR MAJAKOVSIJ
Amo
Le flotte: anche loro convergono verso il porto.
Il treno: anche lui corre verso la stazione.
E io verso di te a maggior ragione
perché io amo
mi sento proteso e attratto.
L’avaro cavaliere puskiniano scende
a godersi nel sotterraneo i suoi beni e a frugare.
Così io
a te ritorno, amata.
Mio è questo cuore,
e io godo di quanto è mio.
Voi tornate a casa tutti lieti,
a raschiarvi di dosso
la sporcizia, radendovi e lavandovi.
Così io
tornando a te.
Forse
non vado a casa mia, io,
quando vengo da te?
Il grembo terrestre attende i terrestri.
Noi volgiamo alla meta finale.
Così io
verso di te
tendo inesorabilmente:
anche appena separati,
anche appena abbiamo finito di vederci.