Bruxelles – Ventisei iniziative per un anno di lavoro. Le presentate oggi la Commissione europea illustrando il suo programma di impegni per il prossimo anno, per riuscire a completare i lavori sulle dieci priorità politiche sulle quali si è impegnato il presidente Jean-Claude Juncker prima della fine del proprio mandato, nonché una serie di iniziative per il futuro dell’Europa.
Juncker in una nota spiega che “L’Europa sta riacquistando forza e dobbiamo approfittare di questo slancio rinnovato. Abbiamo già presentato l’80% delle proposte che avevamo promesso al momento dell’insediamento di questa Commissione. La priorità è ora trasformare le proposte in leggi e le leggi in attuazione. Prima il Parlamento europeo e il Consiglio completeranno il loro lavoro, prima vedremo i benefici dei nostri sforzi comuni”.
Frans Timmermans, primo Vicepresidente della Commissione, che ha seguito la preparazione del programma di lavoro spiega che questo “garantirà che l’attenzione dell’Europa resti salda sulle questioni in cui l’azione europea apporta il valore aggiunto maggiore. L’Unione europea non sarà giudicata in base al numero di direttive e regolamenti che adottiamo, ma in base ai risultati concreti prodotti dalle nostre politiche a vantaggio dei nostri cittadini e delle nostre imprese”.
L’obiettivo delle 26 nuove iniziative nel programma di lavoro di quest’anno è duplice. In primo luogo, si stabiliscono azioni legislative mirate per completare i lavori in settori politici prioritari, che saranno presentate nel maggio 2018 per consentire al Parlamento europeo e al Consiglio di completare i lavori legislativi prima delle elezioni europee del giugno 2019. In secondo luogo, il programma di lavoro presenta una serie di azioni e iniziative ambiziose con una prospettiva più lungimirante, poiché la nuova Unione di 27 determina il proprio futuro per il 2025 e oltre. Queste proposte rispecchiano il dibattito avviato dal Libro bianco sul futuro dell’Europa della Commissione e dal discorso sullo stato dell’Unione del 2017 di Juncker.
Il programma di lavoro della Commissione, incentrato sulla realizzazione delle proposte, individua 66 proposte prioritarie in sospeso presentate negli ultimi due anni, per le quali è necessaria una rapida adozione da parte del Parlamento e del Consiglio; la Commissione propone inoltre il ritiro di 15 proposte rimaste in sospeso per le quali non si prevede il raggiungimento di un accordo, o che non sono più adeguate al loro scopo o che sono tecnicamente superate. Il programma di lavoro presenta 15 proposte che fanno seguito alle revisioni delle leggi attuali basate sul programma di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione (Refit). Anche l’efficace applicazione e attuazione delle norme dell’UE da parte degli Stati membri saranno una priorità, al fine di garantire a cittadini e imprese i benefici prefissati. La Commissione intende inoltre abrogare tre atti legislativi obsoleti.
Completare i lavori sulle 10 priorità della Commissione Juncker
Fin dall’inizio del suo mandato, la Commissione si è concentrata sui grandi temi, in cui un intervento europeo efficace “può fare concretamente la differenza”. Nel corso dell’ultimo anno, condividendo tali priorità con il Parlamento europeo e con il Consiglio, “abbiamo fatto progressi notevoli in settori chiave e ottenuto risultati nell’ambito di tutte le 10 priorità. Oggi questo programma di lavoro stabilisce proposte concrete per l’anno a venire per completare i nostri lavori”, dice una nota di Bruxelles.
Per favorire la creazione di posti di lavoro, la crescita e gli investimenti, la Commissione porterà avanti i lavori per realizzare il piano d’azione sull’economia circolare e per completare il mercato unico digitale, l’Unione dell’energia, l’Unione dei mercati dei capitali, l’Unione economica e monetaria e l’Unione bancaria. Un’iniziativa sull’equità fiscale nell’economia digitale, un pacchetto di equità sociale e una proposta volta a migliorare la catena di approvvigionamento alimentare dell’Ue contribuiranno “a un mercato interno più profondo e più equo con una base industriale più solida”. L’esecutivo comunitario presenterà anche nuove misure mirate per completare l’Unione della sicurezza e rispettare l’agenda dell’Ue sulla migrazione e la strategia globale rafforzando il meccanismo di protezione civile. La Commissione porterà avanti la sua politica commerciale “equilibrata e innovativa per gestire la globalizzazione concludendo gli accordi con il Giappone, Singapore e il Vietnam e porterà avanti i negoziati con il Messico e il Mercosur”.
Gli impegni dopo il 2025
Parallelamente al completamento dell’attuale agenda, questa Commissione continuerà a impegnarsi per “preparare l’Unione di domani”. Il programma di lavoro per il 2018 comprende una serie di iniziative che guardano ancora più lontano, verso il 2025 e oltre. A partire dal 30 marzo 2019 l’Unione europea sarà un’unione di 27 Stati membri ed è quindi giunto il momento “di dare forma a questa Unione più unita, più forte e più democratica”.
Un’Unione più unita avrà bisogno di una prospettiva di allargamento credibile per i candidati pionieri dei Balcani occidentali. Per costruire un’Unione più forte, la Commissione presenterà una proposta per il futuro quadro finanziario pluriennale e proporrà anche un processo legislativo più efficiente per il mercato unico e una maggiore efficienza e coerenza nell’attuazione della politica estera comune. Adotteremo un documento di riflessione su un futuro europeo sostenibile e una comunicazione sul futuro delle politiche dell’Ue per l’energia e il clima e proporremo un’estensione dei compiti della Procura europea per includere la lotta contro il terrorismo. Per un’Unione più democratica, saranno presentate proposte per la creazione di un Ministro dell’economia e delle finanze permanente e responsabile, un’iniziativa per rafforzare ulteriormente i principi di sussidiarietà e di proporzionalità, oltre a una comunicazione sul potenziamento dell’efficienza alla guida dell’Unione europea. L’esecutivo vuole anche proporre un’iniziativa sul rispetto dello Stato di diritto.