Roma – Il Ceta non sta funzionando. Dopo le aspre critiche della Coldiretti, che chiede al Parlamento italiano di respingerne la ratifica, il trattato di libero scambio tra Ue e Canada finisce nel mirino dei produttori di uno dei formaggi più esportati nel mondo, il Grana padano. Un mese circa dopo la sua entrata in vigore, il Ceta “non sta favorendo come avrebbe potuto e dovuto le esportazioni” del prodotto, denuncia Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Grana padano. Colpa della “gestione canadese” delle quote aggiuntive di import di formaggio non sottoposto a dazi.
“Le modalità con cui il Canada ha assegnato le quote aggiuntive previste” dal trattato, accusa Berni, si sono tradotte in una “distribuzione a pioggia (delle stesse quote, ndr) a operatori improvvisati, anziché agli storici importatori strutturati”. Questa gestione si sta dunque “rivelando un ostacolo organizzativo rilevante, e potrebbe essere foriera di storture tali da essere incompatibili con le finalità e gli obiettivi del Ceta”, ammonisce ancora il rappresentante del consorzio.
“Il governo canadese ha ritenuto di accogliere le pressanti lamentele dei produttori di latte e dei trasformatori locali”, denuncia ancora Berni, che attribuisce a questa motivazione la scelta di attribuire il 50% delle nuove quote proprio a questi soggetti, mentre l’altra metà è riservata a distributori e dettaglianti. “Quasi nulla invece è stato destinato agli importatori storici”. Secondo il direttore del Consorzio Grana Padano, questa gestione da parte delle autorità canadesi “potrebbe anche tradursi, parzialmente, in convenienti importazioni di formaggi europei di minor pregio e valore per non interferire con i formaggi canadesi che, a causa dell’alto prezzo del latte pagato alla stalla in Canada, si collocano in una fascia medio alta”.
Si tratta di “storture da noi previste e annunciate”, incalza il rappresentante dei produttori di Grana, che adesso avverte: “O l’Ue trova il modo di corregge” questi aspetti, “o il Ceta assolverà la stessa funzione di una bellissima torta posta su un tavolo di diabetici”.