Bruxelles – “Alla luce dei fatti, dobbiamo ammettere che il sistema si è rivelato un enorme fattore di attrazione per nuovi migranti”. Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo spiega così la necessità di riformare il regolamento di Dublino sul diritto di Asilo. La posizione degli eurodeputati è quella approvata oggi dalla commissione per la Giustizia e gli affari interni (Libe), e prevede “di stabilire un sistema basato su una più equa distribuzione delle responsabilità tra Stati membri, con un’attenzione particolare alla sicurezza e una chiara distinzione tra coloro che fuggono da guerre e persecuzioni e coloro che giungono in Europa per altri motivi, come i migranti economici”, riassume Tajani.
L’auspicio del presidente dei parlamentari europei è che i lavori del triangolo istituzionale Ue, per riformare il trattato di Dublino si concludano prima delle elezioni europee del 2019. La proposta del Paramento, infatti, dovrà essere mediata con quelle della Commssione e del Consiglio all’interno del trilogo, e da parte dei governi le resistenze non saranno poche sulla questione della responsabilità.
Il regolamento di Dublino, infatti, stabilisce che il Paese a dover gestire le domande degli aspiranti rifugiati sia quello di primo ingresso, con la conseguenza che alcuni Stati Membri, come l’Italia e la Grecia, si trovino a dover fronteggiare molte più richieste d’asilo di altri partner europei, i quali non sono molto sensibili al richiamo di una resonsabilità condivisa.