Bruxelles – Gli italiani sono scettici sull’appartenenza all’Unione europea. Il progetto comunitario non convince appieno della sua importanza e utilità per i cittadini del nostro Paese che, nell’ultimo eurobarometro, mostra di essere ancora una volta ben al di sotto della media Ue per quanto riguarda la fiducia nell’Unione. In generale, nonostante la Brexit, sia a livello italiano che europeo emerge un trend positivo: tra il 2016 e il 2017 l’impressione che l’appartenenza al club a 12 stelle sia benefico è cresciuta del 4%, almeno tra le 27.881 persone interrogate nei 28 Stati membri, passando dal 60% al 64% degli intervistati a cui è stato chiesto se si è trovato un beneficiato dall’essere cittadini europei. E anche chi non ha beneficiato direttamente dell’Ue, ritiene comunque positivo essere europei: lo pensa il 57% degli intervistati, un dato che riporta l’induce di fiducia ai livello pre-crisi. Ancora, cresce la percentuale di quanti ritengono che la propria voce conti (47%), come mai non accadeva dalle elezioni europee del 2009.
Tra le istituzioni comunitaria acquista considerazione positiva il Parlamento europeo, visto come “positivo” da 3 europei su 10 (33%, +8% rispetto a marzo), e come “negativo” da 2 europei su 10 (21%, -7% rispetto a marzo). In generale si chiede anche al Parlamento Ue di concentrarsi su lotta al terrorismo (priorità numero uno, con il 58% delle risposte), disoccupazione (43%), povertà ed esclusione sociale (42%) e immigrazione incontrollata (35%).
L’Europa non piace agli italiani, che però amano il Parlamento Ue
Anche in Italia, in linea con l’andamento generale, si cambia idea sull’Ue, sia pur leggermente. Meno di 4 italiani su 10, ritengono che il Paese abbia tratta vantaggi dall’adesione (39%, +1% rispetto a marzo), mentre non è più la maggioranza a pensarla negativamente (a non vedere vantaggi dall’Ue è il 48%, quando a marzo era il 51%). In generale gli italiani sono del tutto indifferenti nei confronti dell’Ue: tra chi considera che stare in Europa non sia “né un bene né un male” (41%), e chi proprio “non sa” cosa pensare (5%), di fatto la maggioranza relativa degli italiani rimane poco entusiasta nell’Europa. Però il Parlamento europeo piace più in Italia che alla media degli europei (36% contro 33%), e la maggior parte degli interrogati italiani (47%) vorrebbe per il Parlamento Ue maggiori poteri e ruoli.
I dati che emergono “sono positivi e incoraggianti”, secondo il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, contento perché il sondaggio Eurobarometro “indica che la fiducia nel Parlamento europeo e nel nostro lavoro continua a crescere”. Tuttavia in alcuni Paesi, Italia compresa, “non tutti i dati sono soddisfacenti” e per questo motivo, incalza Tajani, “dobbiamo proseguire l’azione per riavvicinare l’Europa ai suoi popoli, continuando ad ascoltarli e a fornire loro soluzioni efficaci”. I cittadini, continua, “chiedono un’Europa più politica e democratica, dove a decidere sono i rappresentanti che hanno eletto, e non i funzionari”. E’ quindi ora che il Parlamento “rafforzi il suo ruolo”, come chiesto attraverso il sondaggio”.