Bruxelles – L’Europa perde pezzi e casca a pezzi. Politicamente con l’uscita del Regno Unito dall’Ue, e forse quella della Catalogna da una parte, ma ‘fisicamente’ con i danni nella nuova sede del Consiglio europeo al secondo incidente nel giro di meno di una settimana. La prima volta, cinque giorni fa, una fuga di fuma tossici (ossidi di azoto) nelle cucine, oggi lo stesso problema, ancora fumi nocivi (sempre ossidi di azoto) sprigionati sempre nelle cucine del palazzo aperto a inizio anno. “Problema tecnico all’impianto di areazione”, spiega il segretariato generale del Consiglio, l’istituzione rappresentativa degli Stati membri dell’Ue. Ironia della sorte, la casa europea degli Stati è appena rinnovata eppure piena di inconvenienti, un po’ come la vita a dodici stelle di questi tempi. E così, il Vertice dei capi di Stato e di governo, previsto per domani e dopodomani, è stato spostato nel vecchio palazzo, giusto a fianco, il Justus Lipsius.
Anche tutto il personale, i cui uffici si trovano nella nuova sede, sono stati evacuati a titolo precauzionale nella vecchia. Insomma anche se con qualche difficoltà l’Ue va avanti malgrado tutto. O almeno cerca di farlo.