Bruxelles – A settembre l’inflazione nell’Eurozona rimane stabile all’1,5%, secondo i dati Eurostat pubblicati oggi. L’indice del costo della vita risulta invariato rispetto ai valori di agosto nell’Ue a 19, ma risulta in rialzo nell’Ue a 28 (+0,1%, dall’1,7% di agosto a 1,8%). Tra i Paesi con la moneta unica il più alto indice di inflazione si registra nelle repubbliche baltiche (Lituania 4,6%, Estonia 3,9% e Lettonia 3%), mentre i minimi si registrano a Cipro (0,1%), Irlanda (0,2%) e Finlandia (0,8%). Rispetto ad agosto, l’inflazione è cresciuta in undici Stati membri dell’Ue, è rimasta stabile in nove e diminuita in nove. Di questo ultimo gruppo fa parte l’Italia (1,3%, -0,1%).
A trainare in alto l’indice dei prezzi al consumo l’aumento del costo dei cibi non lavorati (+0,9 punti percentuali), carburanti per trasporti (+0,2 punti percentuali), dei ristoranti (+0,15 punti percentuali) e del tabacco (+0,1).
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