Bruxelles – Theresa May, accompagnata dal capo negoziatore britannico, David Davis, sarà questa sera a Bruxelles per una cena di lavoro con il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker e il negoziatore europeo Michel Barnier. La premier vuole convincere Juncker a fare delle aperture in vista del Consiglio europeo di questa settimana in cui i capi di Stato e di governo dell’Ue dovranno decidere sulle prossime tappe. Bruxelles, dopo la “impasse preoccupante” nelle discussioni sui conti del divorzio denunciata da Barnier al termine del quinto round di trattative la scorsa settimana, è intenzionata a ribadire che per il momento non si può ancora discutere delle future relazioni tra Regno Unito e Ue. La May punta però ad ammorbidire questa posizione.
“Abbiamo preparato un’offerta molto buona, ragionevole e giusta”, ha annunciato il capo della diplomazia britannica, Boris Johnson, al suo arrivo Consiglio Affari esteri in Lussemburgo. Per Johnson “è giunto il momento di negoziati seri” per “costruire una partnership profonda, che è ciò che entrambe le parti desiderano”.
Da parte sua il Parlamento britannico determinato a evitare che il governo di Londra esca dall’Ue senza alcun accordo. Lo ha assicurato il cancelliere dello scacchiere (ministro dell’Economia) ombra, John McDDonnell. Un gruppo trasversale di deputati avrebbe già messo a punto il piano per rendere impossibile alla premier May di ‘uscire’ dal negoziato con Bruxelles con un nulla di fatto. Del gruppo fanno parte personalità del calibro dell’ex cancelliere dello scacchiere Tory, Kenneth Clarke, insieme a personaggi di spicco dei laburisti, del Partito Nazionale Scozzese, dei liberaldemocratici e dei Verdi. L’obiettivo è dare al Parlamento il potere di veto per un “brutto accordo” o anche un nulla di fatto. Il laburista McDonnell ha spiegato che ci sono sufficienti persone “di buon senso” nella Camera dei Comuni per evitare il crescente rischio di un finale senza alcun accordo.