Bruxelles – Puidgemont ha dichiarato o no l’indipendenza? Il governo spagnolo è confuso e ha chiesto alla Catalogna di spiegarsi meglio. Ad avanzare la richiesta è stato il premier Mariano Rajoy in un incontro coi giornalisti al termine di un Consiglio dei ministri convocato alle 9 di questa mattina. “Il governo vuole offrire certezze ed evitare fraintendimenti”, ha detto Rajoy, forse a seguito di un ripensamento sull’ “inammissibile dichiarazione di secessione” di cui aveva parlato ieri.
L’obiettivo della riunione era quello di decidere come rispondere al discorso del capo dell’esecutivo di Barcellona Carles Puigdemont. Alcuni temevano la sospensione dell’autonomia catalana con l’attivazione dell’articolo 155, altri avevano ipotizzato un intervento ancora più incisivo con l’utilizzo dell’articolo 116 che proclama addirittura lo stato d’emergenza. “Se Madrid prenderà determinate misure non potremo che andare avanti sulla strada dell’indipendenza”, aveva minacciato il ministro portavoce del governo catalano Jordi Turull. Molti speravano che Madrid accettasse la proposta di dialogo. Invece niente. Il motivo annunciato: non si può reagire a qualcosa che non si capisce e l’esecutivo spagnolo afferma di non aver capito l’intento di Puigdemont, cui spetta ora di definire in maniera più chiara quanto già riferito di fronte al Parlamento regionale.
Il governo centrale sembra essere l’unico a non aver recepito il messaggio di Puigdemont. Podemos ha detto di aver apprezzato la decisione del capo dell’esecutivo di non proclamare unilateralmente l’indipendenza e ha chiesto ai popolari di prendere atto del “gesto di responsabilità”. Di altro avviso Albert Rivera, leader di Ciudadanos e Cup, la sinistra indipendentista. Per il primo, la proposta è un “trabocchetto”, mentre per i secondi è stata motivo di delusione e la secessione può essere sospesa massimo per un mese.
Anche la stampa spagnola sembra avere le idee ben chiare. Sia per i media spagnoli che per quelli catalani, questa “pausa per il dialogo” è “un tempo morto”, “una farsa che prolunga il caos in Catalogna, “un nuovo inganno”.
Più fiduciosi i mercati. Dopo il trend negativo delle ultime settimane, questa mattina l’indice finanziario spagnolo Ibex ha aperto in positivo con un + 1,5%. “I titoli di Stato spagnoli scendono perché ora c’è spazio per negoziare”, spiega Christian Lenk, analista di DZ Bank. Più forta anche la moneta unica.