Bruxelles – In Italia lo sforzo per migliorare le politiche di sviluppo regionale rende “contenta” la commissaria europea responsabile del settore Corina Crețu, che però sottolinea come ci siano ancora da fare “molto lavoro a livello politico”. In questa intervista concessa a Eunews in occasione dell’apertura della Settimana europea delle Regioni e delle Città, la commissaria rumena fa il punto sulla situazione nel nostro Paese.
Oggi presentate il rapporto sulla coesione. Cosa possiamo dire dell’Italia?
Fin dall’inizio del mio mandato una delle principali priorità è stata quella di aiutare l’Italia a superare il suo storico divario regionale. Una delle mie prime visite fu nelle regioni del Sud, Calabria, Campania, Sicilia, le ultime in Europa a chiudere i programmi operativi. Sono state fatte cose buone, ma resta ancora molto da fare.
Cosa serve in particolare?
C’è molto lavoro a livello politico da dover fare, ci sono problemi di capacità amministrativa, e problemi di rispetto dei requisiti. Permangono dei colli di bottiglia, e bisogna lavorare per eliminarli.
Lei ha notato miglioramenti?
Posso dire di essere contenta. Sono state fatte cose importanti. Penso al finanziamento del collegamento Bari-Napoli, che è importante per mettere in comunicazione le due coste meridionali del Paese, accrescendo la rete di trasporto nazionale e quindi europea, e poi recentemente abbiamo finanziato altri interventi in Calabria, Campania e Sicilia. Queste regioni mostrano che i programmi per le regioni ci sono e funzionano. Purtroppo capita che regioni investano, penso alla ricerca, ma non se ne vedano i risultati, e tra queste regioni ci sono anche quelle italiane.
Oltre ai colli di bottiglia c’è quindi un problema a comunicazione i programmi Ue?
Ho visto molti risultati. Penso a Pompei, dove sono stata di recente. Secondo me è stato fatto un ottimo lavoro, ma poi ho incontrato chi sostiene di non aver visto alcuna azione da parte dell’Unione europea.