Roma – Il Veneto vuole riaprire la caccia al lupo. Ovviamente non si tratta di attività sportiva venatoria, ma di un’operazione che nelle intenzioni dell’assessore regionale all’Ambiente, caccia e pesca, Giuseppe Pan, dovrebbe consentire di abbattere in maniera controllata degli esemplari, dal momento che, a suo avviso, quella del lupo “non è una specie a rischio estinzione”. Al contrario, indica l’assessore in una lettera inviata alle istituzioni Ue per allentare la protezione assicurata al lupo dalla direttiva habitat, la specie è in “rapidissima espansione”.
Lo stesso Pan cita una consultazione pubblica avviata dalla Commissione europea, in base alla quale risulterebbe che il 20% dei partecipanti ritiene che la normativa europea non abbia tenuto conto a sufficienza degli aspetti socioeconomici. Sono principalmente gli allevatori, infatti, a lamentarsi per i danni alle loro attività economiche. E per dare una risposta, Pan chiede l’intervento dell’Ue perché modifichi la direttiva autorizzando interventi che pongano “un freno alla diffusione del lupo nei territori antropizzati”.
La missiva di Pan è stata indirizzata al presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, alla presidente della commissione Ambiente dell’Europarlamento, Adina Loana Valean, al presidente della Commissione europea Jean Claude Junker e al commissario all’Ambiente Karmenu Vella, ai quali Pan sottolinea le finalità della direttiva, quelle di “preservare la biodiversità”, ma aggiunge che per farlo, a volte, “bisogna mantenere e promuovere le attività umane”, anche a discapito dei lupi.