Bruxelles – La Catalogna è sempre più vicina all’indipendenza. Il Parlamento catalano la proclamerà lunedì, e molte cose cambieranno. Innanzitutto la regione adesso spagnola, staccandosi dalla Spagna, cesserà di essere parte dell’Unione europea. Ciò nonostante potrebbe continuare a circolare l’euro, la moneta dell’Ue. Di questo in Commissione europea non si parla. Incalzato da Eunews, il commissario per l’Euro, Valdis Dombrovskis, ha preferito il silenzio. Ha preso la domanda, ma ha tirato dritto come se niente fosse, praticamente ignorando la richiesta di chiarimenti. Se chiedere è un diritto rispondere non è un dovere, d’accordo. Ma si poteva limitare a dire di non voler entrare in discussioni ipotetiche visto che, al momento, la Catalogna è ancora parte della Spagna. Invece niente. Non resta quindi che dare un’occhiata al quadro normativo e alle situazioni esistenti.
In base ai trattati, l’euro è la moneta dell’Unione europea. Chi è membro dell’Ue entra automaticamente a far parte dell’unione monetaria (un obbligo al momento solo teorico, visto che sugli Stati membri che non hanno ancora la moneta unica non c’è alcuna pressione). Ma ci sono degli Stati non fanno parte dell’Unione europea e hanno comunque adottato la moneta dell’Ue sulla base di accordi bilaterali con l’Ue. Si tratta di Andorra, Città del Vaticano, Principato di Monaco e Repubblica di San Marino. A questi si aggiungono poi Kosovo e Montenegro, che hanno deciso di utilizzare l’Euro ma in maniera unilaterale. Sia in Kosovo sia in Montenegro l’euro è stata introdotto come valuta ufficiale nazionale (anche se nel Nord del Kosovo, a maggioranza serba, si usa ancora il Dinaro serbo).
Esiste dunque la possibilità di avere l’euro pur non essendo membri dell’Eurozona. Anche Alexander Winterstein, del servizio dei portavoce della Commissione europea, lo riconosce. “Credo che ci sia la possibilità di usare l’euro” pur non essendo parte dell’Eurogruppo. In caso di indipendenza non è dunque da escludere che la Catalogna possa continuare a mantenere l’euro, attualmente in circolazione per via della sua integrità con la Spagna, membro Ue e di Eurolandia. Dipenderà dalle scelte dei catalani. In attesa di rientrare nell’Ue e poter sedere al tavolo dell’Eurogruppo, potranno cercare accordi bilaterali o tenersi l’euro unilateralmente.