Bruxelles – Il Parlamento europeo ha approvato oggi una risoluzione contro i cyber attacchi e gli abusi sessuali online. Gli eurodeputati hanno segnalato quanto le istituzioni Ue e non, i governi, gli enti pubblici e privati e le imprese siano molto vulnerabili agli attacchi delle grandi organizzazioni criminali, gruppi terroristici o gruppi sponsorizzati da stati, “a causa di risorse inadeguate e di una scarsa conoscenza in materia di prevenzione”.
Il Parlamento europeo afferma che dato il carattere transfrontaliero della criminalità informatica, è necessaria una più stretta collaborazione tra autorità giudiziarie, di polizia ed esperti informatici per ottenere maggiori ‘prove elettroniche’ e rendere le indagini informatiche più efficienti. Saranno stanziati nuovi fondi affinché vengano create nuove figure professionali esperte in sicurezza informatica. È prevista la creazione di referenti ai quali imprese e consumatori potranno rivolgersi per denunciare gli incidenti di sicurezza informatica. Saranno realizzate delle banche dati per registrare tutte le tipologie di criminalità.
Il quadro giuridico dell’Ue sarà aggiornato in materia di prove elettroniche per determinare con più facilità ad esempio se un prestatore di servizi possa considerarsi nazionale o estero. La comunità di sicurezza delle Tic ( Tecnologie informatiche e di comunicazione) è incoraggiata a impegnarsi nella pirateria etica, segnalando tutti i contenuti di materiali illegali come la pedopornografia.
“La lotta contro la criminalità informatica non è un compito facile – ha dichiarato la relatrice Elissavet Vozemberg-Vrionidi, del Ppe -. I criminali spesso ci precedono. Dobbiamo concentrarci sulla prevenzione, lo scambio di dati, la raccolta dell’esperienze degli Stati membri, delle autorità giudiziarie e delle forze di polizia e facilitare la raccolta delle prove, rispettando i diritti umani”.