Bruxelles – La disoccupazione resta stabile, addirittura diminuisce in termini assoluti tra luglio e agosto (104mila senza lavoro in meno nell’Ue, 42mila in meno nell’area Euro), eppure i conti non tornano: ci sono infatti 4.000 giovani disoccupati in più, nell’Europa dove circola la moneta unica. Ciò nonostante gli sforzi profusi proprio per questa fascia di popolazione, come il rinnovato sostegno all’iniziativa giovani. I dati Eurostat diffusi oggi certificano nell’eurozona un incremento del numero di under 25 senza lavoro per il secondo mese consecutivo. Erano 2.662.000 a giugno, sono diventati 2.664.000 a luglio, se ne contano 2.668.000 ad agosto. In totale sono usciti dal mercato del lavoro 6mila giovani europei in appena due mesi, con un aumento del 200% tra luglio e agosto. Un dato che sembra confermare ulteriormente il fallimento delle politiche comunitarie per i giovani. Aumenta la disoccupazione giovanile in Finlandia, Paesi Bassi e Spagna, diminuisce in Italia.
A livello generale Grecia (21,2%), Spagna (17,2%) e Italia (11,2%) sono i tre stati membri dell’Ue ad avere il più alto tasso di disoccupazione ad agosto. Repubblica ceca (2,9%), Germania (3,6%) e Malta (4,2%) quelli invece con gli indici di senza lavoro più bassi.