Bruxelles – La Spagna non conosce tregua. Nel weekend migliaia di catalani sono scesi in strada per manifestare a favore del referendum per l’indipendenza del primo ottobre, dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale. “Andate a votare! Votate per il futuro della Catalogna”, ha esclamato Carme Forcadell, portavoce del parlamento regionale, unendosi al corteo di Barcellona. Nel capoluogo, gli attivisti hanno distribuito anche un milione di schede elettorali. “Spargetele, fatele arrivare ovunque”, ha detto Jordi Cuixart, presidente del gruppo indipendentista Òmnium Cultural. La ristampa delle schede è la risposta degli attivisti all’oscuramento dei siti pro-referendum ordinato dal governo nazionale. “Un evento storico, mai capitato prima”, secondo Eduard Martin Lineros, direttore della piattaforma Cat.Foundation che gestisce i domini catalani.
Nel weekend però Madrid ha preso il controllo delle operazioni di polizia “alla luce di quanto accaduto finora”. Un portavoce del governo nazionale ha sottolineato che l’operazione non è un tentativo di controllare anche la polizia regionale catalana, I Mossos d’Esquadra. Le rassicurazioni non sono, però, bastate a calmare Joacquim Forn. Il ministro dell’interno catalano, nonché capo dei Mossos, ha definito la misura “inaccettabile” e ha denunciato “il tentativo statale di intervenire nelle forze di polizia della Catalogna”. Più neutrale la risposta dei Mossos che hanno twittato “Continueremo a lavorare come abbiamo sempre fatto. Eserciteremo i nostri poteri per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico, e saremo al servizio dei cittadini”.
Nonostante le proteste e le manifestazioni, i catalani che sostengono il referendum sono meno di quelli che sembrano. Un sondaggio pubblicato sul Pais, il quotidiano spagnolo a maggiore diffusione, ha rivelato che il 61% degli abitanti della regione ritiene la consultazione priva di validità legale. Ciò non vuol dire, però, che la regione non desideri l’indipendenza. L’82% dei partecipanti vorrebbe un referendum legale, così da poter votare ed essere sicuro che il risultato verrà accettato.