Bruxelles – Gli immigrati arrivano, ma se ne vanno anche. E in tanti. Spulciando tra l’enorme messe di dati pubblicati dalla Commissione europea esce una cifra che non ha circolato molto: 1,9 milioni. E’ il saldo tra quanti immigrati sono arrivati in uno Stato membro dell’Ue e quanti se ne sono andati, nel 2015, ultimi dati completi disponibili di qualche giorno fa. I prossimi dati sono annunciati nell’agosto 2018.
Complessivamente, secondo i dati di Bruxelles, nel 2015 sono immigrate in uno degli Stati membri dell’Ue 4,7 milioni di persone, mentre almeno 2,8 milioni di migranti hanno lasciato uno Stato membro dell’UE. Questi dati, a dire il vero non riflettono i flussi migratori da e verso l’Ue nel suo insieme, perché includono anche i flussi tra gli Stati membri dell’Unione, cioè delle persone che si spostano da un Paese all’altro.
Di questi 4,7 milioni di immigrati nel 2015, 2,4 milioni sono cittadini di paesi terzi (cifra stimata), 1,4 milioni possiedono la cittadinanza di uno Stato membro dell’Ue diverso da quello in cui sono immigrati, circa 860.000 sono immigrati in uno Stato membro dell’Ue del quale avevano la cittadinanza (per esempio cittadini che rimpatriano o cittadini nati all’estero) e circa 19.000 sono apolidi.
La Germania ha registrato il numero totale più elevato di immigrati (1.543.800) nel 2015, seguita dal Regno Unito (631.500), dalla Francia (363.900), dalla Spagna (342.100) e dall’Italia (280.100). La Germania ha registrato il numero più elevato di emigrati (347.200) nel 2015, seguita dalla Spagna (343.900), dal Regno Unito (299.200), dalla Francia (298.000) e dalla Polonia (258.800). In totale, 17 Stati membri dell’UE hanno registrato più immigrati che emigrati nel 2015, mentre in Bulgaria, Irlanda, Grecia, Spagna, Croazia, Cipro, Polonia, Portogallo, Romania, Lettonia e Lituania il numero degli emigrati ha superato quello degli immigrati.
In rapporto al totale della popolazione residente, il tasso di immigrazione più elevato nel 2015 è stato registrato dal Lussemburgo (42 immigrati per 1.000 abitanti), seguito da Malta (30 per 1.000 abitanti) e da Austria e Germania (19 per 1.000 abitanti in entrambi i casi). Nel 2015 i tassi di emigrazione più elevati sono stati registrati in Lussemburgo (22 emigrati per 1.000 abitanti), a Cipro (20 emigrati per 1.000 abitanti) e a Malta (20 emigrati per 1.000 abitanti).
I cittadini di paesi terzi residenti in uno Stato membro dell’UE al primo gennaio 2016 erano 20,7 milioni, ossia il 4,1% della popolazione dell’UE-28, mentre 16,0 milioni di cittadini dell’UE-28 dimoravano in uno Stato membro diverso da quello di cittadinanza.
In termini assoluti, il numero più elevato di stranieri residenti nell’UE al gennaio 2016 si registra in Germania (8,7 milioni di persone), Regno Unito (5,6 milioni), Italia (5,0 milioni), Spagna (4,4 milioni) e Francia (4,4 milioni). Gli stranieri residenti in questi cinque Stati membri rappresentano complessivamente il 76% del totale di stranieri nell’UE-28, mentre la popolazione degli stessi cinque Stati membri rappresenta il 63% della popolazione dell’UE-28.
In termini relativi, lo Stato membro dell’Ue con la quota più elevata di stranieri è il Lussemburgo (47% del totale della sua popolazione). Una quota considerevole di stranieri (il 10% o più sul totale dei residenti) si è registrata anche a Cipro, in Estonia, Lettonia, Austria, Irlanda, Belgio e Germania.