Bruxelles- Continua a crescere il mercato delle biciclette elettriche nell’Unione europea. Il numero di importazioni ed esportazioni di biciclette elettriche verso e dall’Ue è aumentato considerevolmente negli ultimi cinque anni. Secondo i dati Eurostat, dal 2012, le esportazioni dall’Ue sono aumentate di circa 600.000 unità, mentre le importazioni verso l’Ue (quasi tutte dalla Cina) di circa un milione e mezzo.
Lo Stato Membro in cima alla classifica sia di importatori sia di esportatori del prodotto è la Germania, con un’esportazione di 240.000 biciclette elettriche, pari al 29% del totale delle esportazioni dell’Eurozona, e con un’importazione pari al 28% del totale. Un altro 26% va in Olanda, confermando questi due Paesi come i maggiori importatori in assoluto, con oltre il 50% del mercato. Seguono poi Belgio (13%), Francia (9%), Regno unito (7%) e l’Italia, con il 5%, pari a 110.000 unità.
La produzione europea di biciclette elettriche ha come destinazioni di export più gettonate gli stessi Stati Membri, con nove su dieci e-bycicles esportate nell’Ue e con oltre la metà di importazioni, anche qui, ripartite tra Germania e Paesi Bassi. Per quelle che arrivano da fuori Ue, quattro biciclette elettriche su cinque vengono importate dalla Cina.
Per quanto riguarda gli Stati non-Membri, la Svizzera è la maggiore destinataria dell’esportazione di biciclette elettriche costruite nell’Ue, seguita da Giappone, Australia, Stati Uniti e Canada.