dall’inviato
Strasburgo – “Ci sono pro e contro”. La creazione di una ‘circoscrizione Europa’ per le elezioni europee, con liste trans-nazionali, “può essere un’idea”, ma certo pone “problemi” e quindi bisognerà valutarne la fattibilità, al momento non scontata. Antonio Tajani entra nel merito di uno dei temi dell’attualità politica europea. In una delle pause dei lavori dell’Aula riunita a Strasburgo il presidente del Parlamento europeo premette di “essere neutrale” di fronte a questa idea, una posizione che gli permette di entrare nel dettaglio dell’iniziativa tanto cara ai socialisti europei, ma che lascia piuttosto freddi, per ora, i popolari, di cui lo stesso Tajani fa parte. Il capogruppo Ppe in Parlamento europeo, Manfred Weber, ha respinto la proposta, Tajani non ancora. Ricorda che ci si può lavorare, pur non nascondendo le difficoltà attuative di una simile idea. Sistema elettorale e legittimità giuridica sono i principali nodi da sciogliere.
Quando si parla di liste trans-nazionali “bisogna evitare che chi è eletto con la lista tran-snazionale sia avvantaggiato rispetto a chi è eletto nella lista nazionale”. Vuol dire che gli Stati membri hanno leggi elettorali diverse, e di conseguenza sistemi e modalità di elezione differente. Per una lista unica europea si porre il problema di che sistema adottare. Usa il proprio Stato membro, Tajani, per fare l’esempio pratico della questione che si pone. “Penso al caso dell’Italia, dove i deputati europei sono eletti con le preferenze, quindi non in una lista bloccata, con collegi enormi, e quindi bisogna evitare che sia facilitato chi si candida con la lista transnazionale rispetto a chi si candida con la lista nazionale”. In una simile riflessione, ci sarebbero deputati di uno stesso Paese eletti “con due sistemi diversi”. E poi c’è l’aspetto della rappresentatività. Chi rappresenterebbero gli eletti nella circoscrizione Europa? “Non possiamo avere deputati che sono eletti rappresentanti diretti dei cittadini e deputati che sono eletti soltanto perché rappresentano un partito europeo”.
C’è la questione legale. Va valutata in punta di diritto l’eventuale introduzione delle liste trans-nazionali. “Bisogna vedere se questa elezione è compatibile con i trattati o meno, e su questo ci sono pareri giuridici contrastanti” al momento. L’idea di una lista elettorale europea, in sostanza, “può essere anche una buona idea, ma ci sono problemi da risolvere, e bisogna evitare che si creino delle differenze”.