Bruxelles – Il laburista Jeremy Corbyn vuole che dopo la Brexit il Regno Unito resti nel Mercato Unico europeo e che si opti quindi per un divorzio ‘soft’. Secondo la stampa britannica lo annuncerà in occasione del Trades Union Congress (TUC) che si tiene a Brighton, dove parlerà di una “jobs-first Brexit”, ossia un addio a Bruxelles che però sia garanzia di “un accesso completo al mercato unico a garanzia dei diritti dei lavoratori e dei consumatori”. In aggiunta a ciò, il Guardian sostiene che Corbyn stesso sia intenzionato a tenere fede alle sue precedenti dichiarazioni rilasciate alla BBC lunedì scorso, quando ha affermato che “la permanenza indefinita nel mercato unico sia aperta ad ogni discussione”.
Nella speranza che il Regno Unito ottenga uno “status ibrido” nei rapporti con l’Unione Europea al pari di Paesi quali la Norvegia, l’Islanda, la Svizzera e Lichtenstein, i quali hanno, seppur in maniera differente, accesso al mercato unico pur non essendo Stati Membri, ed in netta opposizione con l’hard Brexit sostenuta dal governo conservatore di Theresa May, che per Corbyn potrebbe finire per comportare la “realizzazione di un mercato deregolamentato e la stipulazione di un accordo commerciale con gli Stati Uniti a solo beneficio di dirigenti e banchieri”, mentre a suo avviso bisogna dare priorità ai lavoratori.
Secondo il Guardian il leader del Labour Party, di fronte alla chiusura dei leader europei, i quali, in particolare la cancelliera Angela Merkel, “hanno ripetutamente dichiarato che il Regno Unito non possa avere accesso al mercato unico se non accetta la libera circolazione”, intende proporre un patto che preveda l’adozione di politiche migratorie più eque e razionali.