Bruxelles – Il comune di Amsterdam, spaventato dal trend esponenzialmente crescente di visite dei turisti attratti in particolare dal sesso a pagamento e dagli spinelli “liberi”, pianifica di applicare un sistema tariffario che preveda l’esborso di ben 10 euro a notte da parte dei visitatori, finalizzato a scongiurare il rischio che la città olandese divenga vittima del suo successo, come Venezia o Barcellona.
La capitale dei Paesi Bassi, dove si è registrato un incremento di ben cinque milioni di turisti nel 2016 rispetto ai 12 milioni del 2015, è una delle mete più ambite del turismo giovanile low cost che si interseca con quello di chi ama frequentare il famoso quartiere a luci rosse e i Coffee shop dove si trovano droghe leggere in maniera legale. Per tale ragione, i funzionari comunali della città intendono applicare un “filtro tariffario” che consenta di selezionare la qualità dei turisti, con un occhio di riguardo verso i residenti e i visitatori maggiormente propensi a spendere in musei e in cene in ristoranti di lusso. Vi è una pressoché unanime preoccupazione, da parte dei funzionari del comune, nei confronti di visitatori che spendono poco e che egemonizzano il centro cittadino, alimentando così il fenomeno di abbandono dei centri storici e di quello che gli stessi residenti definiscono “Disneyficazione” della città.
Nonostante ciò, qualcuno dichiara che il reale scopo dell’introduzione di questa nuova tassa sia di monetizzare ulteriormente sul già lautamente tassato turismo, ma ciò che è certo è che, rispetto al passato, il turismo low cost sia un fenomeno nettamente meno gradito a quelle latitudini.