La seconda settimana di Migrazioni.Il viaggio in poesia si apre con l’Eneide di Virgilio. Nel passaggio qui sotto riportato, i personaggi del poema epico si avvicinano sempre più all’Italia.
VIRGILIO
Eneide, libro III, versi dal 506 al 524
Siam portati per mare fino ai vicini Cerauni, da cui la strada e la rotta brevissima tra l´onde per l´Italia.
Intanto il sole cade ed i monti opachi si coprono d´ombra.
Ci stendiamo presso l´onda nel grembo della desiderata terra
sorteggiati i remi e qua e là sulla secca spiaggia
curiamo i corpi, il sonno irrora le stanche membra.
Nè ancora la Notte spinta dalle Ore affrontava metà del giro:
non pigro Palinuro s´alza dal giaciglio ed esplora tutti i venti e coglie l´aria con le orecchie;
nota tutte le stelle correnti nel tacito cielo,
Arturo e le Iadi piovose ed i gemelli Trioni,
ed esamina Orione armato d´oro.
Dopo che vede stare tutto nel cielo sereno,
dalla poppa dà il segnale squillante; noi muoviamo il campo
e tentiamo la via ed apriamo le ali delle vele.
Ed ormai l´Aurora, fugate le stelle, rosseggiava,
quando lontano vediamo colli oscuri e bassa
l´Italia. Italia per primo grida Acate,
l´Italia salutano i compagni con lieto clamore.