Bruxelles – Non sei un cittadino britannico o irlandese? Allora non puoi affittare casa, fare domanda per un lavoro o prenotare un viaggio. Questo è ciò che sta accadendo, apparentemente, in Regno Unito. Come ha riportato il Guardian, la questione è stata sollevata dal ministro ombra per la Brexit, il laburista Paul Blomfield, che ha presentato un dossier contenente più di due dozzine di esempi di discriminazioni di cui sono oggetto i cittadini Ue che si trovano nel Paese che si appresta a uscire dall’Unione europea.
Tra questi, ad esempio, un annuncio di immobili in affitto con diverse condizioni per i cittadini Ue rispetto a quelle indicate per i britannici, un annuncio di lavoro per un addetto vendite a Bristol riservato a persone con il passaporto britannico e il caso di un’agenzia viaggi che si rifiuta di prendere prenotazioni per i non-britannici o non-irlandesi e che cancella i viaggi già prenotati da cittadini Ue di altri paesi.
“Tutto ciò è allarmante – ha commentato il laburista, rivolgendosi al Ministro britannico per le Pari opportunità, Nick Gibb – e riflette il clima di incertezza e la confusione che regnano in questo momento”. Un clima a cui, secondo Blomfield, il governo della premier Theresa May è il principale responsabile.
Gibb, da parte sua, ha fatto sapere che il ministero di cui è a capo “è al corrente della situazione” e “sta analizzando i rapporti presentati”, e ha invitato tutti i cittadini che sono stati oggetto di discriminazioni a contattare i servizi di arbitrato e di conciliazione, così come i servizi di assistenza per le pari opportunità. Il Guardian invece, oltre a riportare la vicenda, ha aperto una pagina web in cui i cittadini Ue possono raccontare la loro esperienza.