Berlino – Il primo ed unico duello televisivo tra Angela Merkel, la cancelliera tedesca, e Martin Schulz, il principale sfidante alle elezioni politiche del 24 settembre, si è concluso senza mutare le opinioni degli elettori e con qualche polemica sullo stile degli intervistatori.
I due sfidanti, nonché leader dei due partiti che al momento rappresentano la coalizione di governo e che potrebbero scegliere di allearsi nuovamente dopo le elezioni, si sono affrontati per 90 minuti sui temi più caldi della campagna elettorale, pur “dimenticando” Brexit, il processo che porterà all’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.
La cancelliera partiva da una situazione di sostanziale vantaggio, dominando i sondaggi con 15-17 punti percentuali rispetto all’ex presidente del Parlamento Europeo, Spd, con più della metà degli elettori che sono ancora indecisi. L’occasione era ghiotta per Schulz per sottrarre qualche voto a Merkel.
I due candidati si sono confrontati per 90 minuti su temi che andavano dalle migrazioni alla politica estera fino alla giustizia sociale e alla sicurezza interna, davanti ad un numero di spettatori che si aggirava tra i 20 – 30 milioni. Il dibattito ha di fatto riproposto quella che sembra essere una campagna elettorale sotto tono.
Martin Schulz ha ricoperto un ruolo di attacco, partendo subito dal punto debole della cancelliera, l’accoglienza, accusandola di non aver incluso nelle proprie decisioni gli altri partner europei. Merkel si è dimostrata rapida nel rispondere, dichiarando che in una situazione del genere sarebbe pronta a ripetere le stesse scelte.
L’ex presidente dell’Europarlamento ha continuato gli attacchi, partendo dalla crescente ingiustizia sociale in Germania con i prezzi degli affitti in costante aumento e i salari in discesa, fino ad arrivare ad accusare il governo per il supporto alle case automobilistiche nonostante il Diesel-Gate, lo scandalo sulle emissioni dei motori diesel che ha coinvolto le case automobilistiche tedesche.
Sempre Schulz ha puntato molto sulla Turchia, sull’accordo sui migranti, profondamente criticato dall’opinione pubblica tedesca, e sui trattati per l’entrata del paese nell’Unione Europea, arrivando ad affermare che “da cancelliere cancellerò i negoziati per l’adesione della Turchia alla Ue”. La cancelliera in carica, ha invece espresso solo dei dubbi sul fatto che Anjkara arriverà mai nell’Ue, aggiungendo poi che “la Turchia sta abbandonando a rotta di collo tutte le regole democratiche”.
Turchia che negli ultimi mesi è stata al centro del dibattito pubblico tedesco, a causa dei “capricci” di Recep Tayyip Erdogan, il presidente turco, e dei 14 cittadini tedeschi in stato di arresto nel paese. Inoltre, è bene ricordare che il presidente turco, in una dichiarazione del 18 agosto aveva invitato i cittadini turchi con diritto di voto in Germania a non votare per i partiti “nemici” Cdu, Spd e Die Grüne(I Verdi).
Tra i temi della serata sono entrati anche il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e la recente situazione in Corea del Nord. Schulz ha dichiarato che il coinquilino della Casa Bianca è “troppo imprevedibile” e che la Germania dovrebbe “far affidamento su partner più credibili”. Merkel ha invece affermato che farà del tutto per convincere Trump ad evitare un conflitto armato.
Nonostante alcune battute sulla politica estera, i temi principali sono stati quelli di politica interna, come l’inserimento del pedaggio autostradale, sul quale Merkel si è dichiarata favorevole, sconfessando la linea tenuta fino ad oggi, e Schulz contrario. Tra gli altri temi che hanno catturato l’attenzione è entrato il raddoppio delle spese per la difesa promosso dalla cancelliera e le possibili coalizioni.
Merkel ha incalzato il leader di Spd sul fatto che Cdu “non farebbe un alleanza né con Afd né con Linke”, mentre Schulz non si è espresso sul partito di estrema sinistra e ha escluso una possibile alleanza con la destra populista di Alternative Für Deutschland, senza lasciar trapelare nessun indizio in merito ad una futura Große Koalition.
Il dibattito sembrerebbe non aver spostato di molto l’elettorato: un sondaggio della Tv Ard ha riportato una netta vittoria da parte della cancelliera sullo sfidante con il 55% delle preferenze, mentre Schulz è sembrato più convincente per il 33% dei telespettatori.
Il duello televisivo è stato lo specchio di una campagna spenta e tra due personaggi che fanno parte della stessa coalizione di governo e che, molto probabilmente, si troveranno, dopo il 24 settembre, a formare una nuova coalizione. Quello che conta, a questo punto, sarà il risultato di Spd, che con un più alto consenso popolare potrà ottenere un maggiore potere negoziale e imporre parti del suo programma per i prossimi 4 anni.