Bruxelles – “Siamo nell’anticamera di un tentativo di rilancio. Macron e Merkel vogliono passare dalle parole ai fatti per essere rifondatori dell’Europa così come lo furono Mitterrand e Kohl”. In un’intervista concessa a Marco Zatterin su La Stampa Enrico Letta, già presidente del Consiglio ed ora direttore della Scuola Affari Internazionali di Parigi, analizza le mosse dei due principali attori sulla scena europea, stimolando anche l’Italia a stare “nei vagoni di testa”.
Secondo Letta “Merkel dei prossimi anni, se confermata, sarà più europea che tedesca. È un salto naturale per quello che potrebbe essere il quarto e ultimo mandato”, mentre Macron “ha cambiato il corso delle cose, ha fatto cadere il populismo antieuropeo”. Secondo l’ex premier c’è da lavorare sodo perché “la vittoria di Macron non ha salvato l’Europa per sempre. Con la Brexit abbiamo scoperto che l’Unione può morire. Ora va meglio. Ma i mali di fondo non sono certo sanati”.
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